La Nuova Sardegna

Sassari

Dichiarato inagibile l’ex mattatoio di Funtana Cherchi

di Gavino Masia
Dichiarato inagibile l’ex mattatoio di Funtana Cherchi

Lo stabile presenta infiltrazioni, crepe e intonaci pericolanti Ordinanza di sgombero per la famiglia rom che lo occupa

31 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Il fabbricato dell’ex mattatoio, occupato da circa un mese da una famiglia rom con cinque minori a carico, è stato dichiarato inagibile dal Comune perché presenta lesioni sulle facciate e caduta di frammenti di intonaco. L’ordinanza di inagibilità è stata firmata dal dirigente dell’ufficio tecnico, Claudio Vinci, che intima con decorrenza immediata «la cessazione dell’utilizzo improprio della struttura e dell’area di pertinenza ai soggetti che, senza titolo, vi stazionano». Nell’ordinanza, inoltre, l’ingegner Vinci avverte che, in caso di inadempienza al provvedimento, «si procederà a termini di legge e si proporrà denuncia per violazione dell’articolo 650 del Codice penale».

Per il nucleo familiare che era andato via dal campo sosta nomadi di Ponti Pizzinnu, causa la grave situazione igienica e di sicurezza presente all’interno dell’area, si prospetta dunque l’allontanamento dall’immobile perché dichiarato pericolante dal Comune, che nel provvedimento ha anche disposto che l’ufficio Manutenzioni provveda all’installazione della segnaletica, ben visibile i tutti i lati del fabbricato, al fine di evitare l’ingresso di persone non autorizzate.

Lo stesso immobile di via Funtana Cherchi, prima dell’occupazione abusiva della famiglia rom, veniva utilizzato da diversi anni dall’associazione “Il Risveglio”, che si occupa del benessere dei ragazzi autistici. Nei mesi di luglio e agosto i ragazzi erano impegnati nella colonia estiva, per avere più autonomia e rapporti con gli altri, ma alla ripresa dell’attività si sono trovati improvvisamente sfrattati e senza sede per poter svolgere l’attività programmata da educatori e volontari. Ad oggi “Il Risveglio” non ha ancora un immobile - nell’attesa che l’amministrazione provveda come assicurato dall’assessore ai Servizi sociali Sebastiano Sassu – e anche il fabbricato “ex mattatoio” da questo mese è diventato pericolante per l’incolumità delle persone che vi abitano. Secondo l’ordinanza, infatti, nel cortile antistante l’ingresso principale è presente una veranda costruita da tubi innocenti e travi in legno, con copertura in onduline di cemento e plastica, che «risultano in evidente stato di decadimento e possono precipitare in qualsiasi momento, e anche all’interno sono visibili macchie nei solai delle camere per infiltrazioni d’acqua» L’ufficio tecnico ritiene insomma che il fabbricato debba essere sgomberato al più presto dagli occupanti abusivi, in quanto necessita di urgenti lavori di manutenzione straordinaria per ripristinare le condizioni di sicurezza necessarie all’agibilità dei luoghi.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative