La Nuova Sardegna

Sassari

Infezione in corsia, nove in isolamento

di Gabriella Grimaldi
Infezione in corsia, nove in isolamento

Un paziente ricoverato in Lungodegenza al Santissima Annunziata è stato colpito dal batterio Klebsiella Pneumoniae

01 novembre 2015
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SASSARI. Nove pazienti su trenta in isolamento nel reparto di Lungodegenza dell’ospedale Santissima Annunziata per il rischio di un’epidemia di Klebsiella Pneumoniae. Si tratta di un batterio insidioso che provoca sintomi respiratori importanti come polmonite o meningite soprattutto in persone anziane o debilitate. Per il momento il caso riscontrato è uno soltanto ma da uno screening effettuato tra i degenti è risultata la presenza del germe in altri otto pazienti che però non presentano i sintomi della malattia, quindi la decisione, così come prevede il protocollo ministeriale, di spostarli dalle camere dove si trovavano e radunarli in una zona “controllata” sotto il profilo della trasmissibilità di agenti patogeni.

Anche il personale medico e infermieristico si attiene alle norme previste dalla procedura e indossa un abbigliamento di sicurezza (mascherine, sovracamice e calzari) quando si trova in turno nel reparto.

Il primo, e per ora unico, caso è stato accertato giovedì della scorsa settimana, giorno in cui si è anche tenuta una riunione fra la direzione della Asl e i responsabili del reparto: il direttore è Antonio Uneddu. In quella occasione si è stabilita e definita la procedura da adottare compreso lo screening dei pazienti presenti in corsia e il commissario straordinario Agostino Sussarellu, dopo la richiesta del personale infermieristico, ha predisposto di incrementare le forze in campo per una situazione straordinaria. Dopo il risultato dei tamponi effettuati su tutti gli altri degenti è arrivata la decisione di spostare quelli positivi al batterio in una zona separata del reparto. Questo in attesa di capire se il germe si manifesterà patologicamente anche in queste persone.

Il paziente colpito da Klebsiella è un uomo anziano, come la maggior parte dei ricoverati nel reparto di Lungodegenza, e soffre di altre patologie. «Non si tratta di epidemia - precisa la direzione della Asl in una nota - ma di un caso isolato di paziente positivo all’emocoltura, che come le procedure ministeriali prevedono, ha reso necessario eseguire lo screening a tutti i pazienti ricoverati nel medesimo reparto. Sono stati riscontrati altri casi di possibili portatori dello stesso germe che però non risultano al momento malati o con sintomi. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti». Il problema più grande, specificano gli addetti ai lavori, è che si tratta di un microorganismo resistente agli antibiotici per cui le terapie per curare dall’attacco della Klebsiella devono percorrere altre strade così come sta succedendo per il paziente sassarese.

Come era prevedibile la notizia ha suscitato allarme tra i ricoverati e i loro congiunti ma la direzione della Asl assicura che la situazione al Santissima Annunziata è sotto controllo.

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