La Nuova Sardegna

Sassari

Tentata violenza a una studentessa, scarcerato il 48enne

di Nadia Cossu
Tentata violenza a una studentessa, scarcerato il 48enne

Il Riesame gli ha vietato di avvicinarsi alla giovane vittima La quindicenne sarà sentita il 24 in incidente probatorio

08 novembre 2015
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OZIERI. Revoca della misura cautelare in carcere e applicazione del divieto di avvicinamento alla giovane vittima della tentata violenza. È quanto ha deciso il tribunale del Riesame di Sassari (giudici Capitta, Arban e Meloni) nei confronti del 48enne Francesco Pinna arrestato dai carabinieri lo scorso 17 ottobre per un tentativo di violenza sessuale nei confronti di una studentessa in un vicolo del centro storico di Ozieri.

Pur restando invariati gli indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, il tribunale è intervenuto sulle esigenze cautelari ritenendo che l’imputato, assistito dall’avvocato Maria Claudia Pinna, potesse uscire dal carcere. Gli è stato però vietato di avvicinarsi alla giovane e ai luoghi da lei frequentati. Nel frattempo il gip ha accolto la richiesta di incidente probatorio del sostituto procuratore Giovanni Porcheddu per sentire il racconto della quindicenne.

Quel giorno di ottobre era stata una passante, arrivata sul posto subito dopo la fuga dell’uomo, a lanciare l’allarme dopo aver visto la ragazzina piangere disperatamente tra le braccia del padre arrivato pochi istanti dopo l’aggressione. L’uomo infatti aveva sentito le urla della figlia e si era precipitato per strada. A quel punto Pinna era fuggito.

L’episodio era stato ricostruito dai carabinieri sulla base dei racconti della studentessa. Dopo gli iniziali momenti di terrore, la quindicenne aveva raccontato tra le lacrime il tentativo di abuso subìto. Aveva cioè detto di essere stata sorpresa da Pinna in un vicolo buio, dove era stata fermata e aggredita. Dopo averla afferrata con forza per un braccio, l’uomo avrebbe prima cercato di trascinarla a casa sua e poi, davanti alla resistenza della vittima, aveva tentato con la forza di baciarla. Lei era riuscita a divincolarsi proprio mentre stava arrivando suo padre che aveva messo in fuga l’aggressore. Sul posto erano arrivati poco dopo i carabinieri che avevano arrestato Pinna. Ora la richiesta di incidente probatorio avanzata dalla Procura servirà ad ascoltare nel dettaglio il racconto della vittima.

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