La Nuova Sardegna

URI. Grande partecipazione alle celebrazioni del 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Tante le autorità civili e militari presenti che hanno sfilato in corteo, fino al monumento dei caduti nella piazza Alisa, cuore del centro storico. «Ricordare la guerra per costruire la pace – ha esordito così il sindaco Uccio Galaerano nel discorso tenuto durante la cerimonia –. Tutti i giorni leggiamo sui giornali delle guerre che ci sono nel mondo ma non dobbiamo fare il callo a queste cose che dimostrano come l’umanità non abbia ancora capito la lezione della storia. Nell’anno in cui ricorrono 100 anni dall’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale – ha proseguito il sindaco Galzerano – quella “inutile strage”, come la definì, invocandone la fine, Benedetto XV nel 1917, celebrare le Forze Armate significa oggi ricordare il sacrificio di molti, troppi giovani caduti sul fronte e rinnovare l’impegno per un mondo senza più guerre, obbedendo all'ispirazione e al dettato dell’articolo 11 della Costituzione».

«Non dobbiamo dimenticare – ha concluso il sindaco di Uri rivolgendosi ai tanti giovani presenti che hanno ascoltato con attenzione nonostante si tratti di fatti avvenuti tanto tempo fa –, la memoria è importante: l’uomo che non ha memoria non capisce il proprio passato ed è un uomo senza futuro». (f.c.)