La Nuova Sardegna

Sassari

Esecutore testamentario, poteri e doveri

Esecutore testamentario, poteri e doveri

Controlla che siano eseguite le ultime volontà del defunto, la legge gli attribuisce l’amministrazione dei beni ereditari

11 novembre 2015
3 MINUTI DI LETTURA





Può un esecutore testamentario sottoscrivere contratti della durata superiore al mandato conferitogli dalla legge? Può considerarsi valido un contratto nel quale è indicato un tacito rinnovo alla scadenza del contratto, quando questa va oltre il termine previsto dalla legge per la durata dell’incarico?

La funzione dell’esecutore testamentario è di curare che siano esattamente eseguite le disposizioni di ultima volontà del defunto. A tal fine la legge gli attribuisce il possesso e l’amministrazione dei beni ereditari. La funzione dell’amministrazione è essenzialmente conservativa perché deve essere volta a riconsegnare il patrimonio agli eredi, sebbene possa avere anche una funzione di liquidazione, come ad esempio per adempiere i legati e pagare debiti.

Il possesso dei beni ereditari in capo all’esecutore testamentario ha carattere temporaneo, in quanto non può durare oltre l’anno, salvo proroga. La proroga può essere concessa solo per motivi di necessità. L’esecutore testamentario è legittimato a compiere tutti gli atti di gestione occorrenti per amministrare il patrimonio ereditario. Il compimento di atti di straordinaria amministrazione, come la vendita dei beni ereditari o la conclusione di contratti di mediazione, sono consentiti solo quando è necessario, previa autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria; il loro compimento non è invece consentito per semplice utilità o opportunità. L’autorità giudiziaria deve sentire gli eredi, prima di concedere o negare l’autorizzazione. Si ritiene che l’autorizzazione non sia invece necessaria qualora il compimento degli atti di straordinaria amministrazione sia stato espressamente disposto dal testatore.

Per quanto concerne la cessazione dell’ufficio, secondo un orientamento minoritario, alla scadenza del termine annuale, eventualmente prorogato, verrebbe meno il possesso in capo all’esecutore testamentario ma non il potere di amministrazione che continuerebbe fino alla completa esecuzione delle disposizioni testamentarie. Secondo questa tesi, l’esecutore potrebbe procedere con la vendita del bene ereditario anche successivamente alla scadenza del termine e, non essendo venuto meno il suo potere di amministrare, i contratti da lui stipulati a tal fine, compreso quello di mediazione, non perderebbero efficacia. Secondo l’orientamento maggioritario, invece, alla scadenza del termine cesserebbe sia il possesso che l’amministrazione, anche se non verrebbe meno l’incarico di esecutore, il quale sarebbe tuttavia sprovvisto del potere di amministrazione. In questa veste l’esecutore non potrebbe comunque concludere contratti di mediazione né vendere il bene ma potrebbe agire contro gli eredi al fine di ottenere l’esecuzione delle disposizioni testamentarie.

Per quanto concerne l’efficacia dei contratti, riterrei che ogni tipo di atto posto in essere dall’esecutore testamentario debba comunque essere compiuto nei limiti della necessità e temporaneità della funzione. Pertanto, l’esecutore non potrebbe concludere contratti con efficacia superiore alla durata dell’ufficio e quelli che prevedono incarichi di durata superiore a quella dell’ufficio sarebbero validi limitatamente a tale lasso di tempo. Qualora poi la stipula di contratti di mediazione sia stata autorizzata dall’autorità giudiziaria senza la fissazione di un termine finale di efficacia del provvedimento, riterrei applicabile il principio “rebus sic stantibus” proprio di tutti i provvedimenti di volontaria giurisdizione. Un eccessivo ritardo nel compimento del negozio porterebbe pertanto all’invalidazione del provvedimento, qualora nel frattempo fossero mutate le circostanze in presenza delle quali esso fu emanato.

Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio Pausania

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative