La Nuova Sardegna

Sassari

Soccorso dopo 3 ore: la lunga attesa per un cane investito

Soccorso dopo 3 ore: la lunga attesa per un cane investito

Ecco gli effetti della chiusura dell’ambulatorio delle Cliniche Lo yorkshire è ferito ma l’Asl tarda con le autorizzazioni

17 novembre 2015
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SASSARI. I risultati pratici della chiusura dell’ambulatorio veterinario per le emergenze e per i notturni ormai sono questi: un cane investito o ferito, prima di essere soccorso e curato, rischia di attendere anche tre ore.

È successo ieri pomeriggio in via De Andrè, all’altezza dei campi sportivi del Canopoleno. Un cagnetto simil York Shire, presumibilmente investito,era dolorante e spaventato ai bordi della strada. «Rischiava di essere travolto dalle auto – racconta una passante – e allora ho deciso di prenderlo». Operazione per nulla semplice, visto che il cagnetto ha utilizzato le sue piccole energie per tentare un’ultima fuga e per mordere la sua salvatrice. Ma alla fine, dopo un’accesa ribellione e molti guaiti, il trovatello malconcio è sul marciapiede, con un guinzaglio al collo, un po’ rassegnato ma ricoperto di carezze. E qui però comincia l’odissea della soccorritrice, perché da un mese in città salvare la vita di un animale è diventata una faccenda complicatissima. Se un privato raccoglie un cane e lo porta dal veterinario o in canile di propria iniziativa, il destino di quel cane diventa affar suo. Comprese le spese mediche da sostenere. Perché invece debbano occuparsene le istituzioni, bisogna rispettare una serie di passaggi burocratici. Il primo prevede una chiamata all’Asl. Solo l’Azienda Sanitaria può infatti incaricare il Taxi Dog, che ha vinto l’appalto per la rimozione e il trasporto degli animali feriti, a intervenire, prelevare l’animale e a portarlo nell’ambulatorio del canile che ha la reperibilità settimanale. Solo il Taxi Dog ha la titolarità per rimuovere dalla strada il cane ferito. Non ce l’hanno le guardie zoofile, i barracelli e neanche le volontarie di un’associazione. Altrimenti fosse dipeso dalle operatrici di Qua La Zampa, che hanno chiamato l’Asl alle 13 e hanno vegliato lo York Shire sino alle 16,15, quel cagnetto sarebbe stato sul lettino di un veterinario nell’arco di 10 minuti. «È stato fortunato – dicono – perché se avesse avuto un’emorragia interna sarebbe morto di sicuro. È una situazione assurda. Prima di avere l’autorizzazione dell’Asl passano 3 ore. Poi il cane verrà portato al nostro canile a Osilo, e noi lo dovremo riportare a Sassari da un veterinario per fargli fare una radiografia». (lu.so.)

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