La Nuova Sardegna

Sassari

Anglo arabo, ricchezza da valorizzare

di Barbara Mastino
Anglo arabo, ricchezza da valorizzare

Per il presidente dell’Anacaad Mario Cossu «occorre l’adeguato sostegno della Regione»

18 novembre 2015
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OZIERI. Una rinnovata attenzione e una più ampia riflessione sul futuro del comparto ippico sardo sono emerse nei giorni scorsi da una serie di incontri promossi dall’Anacaad insieme all’Agris, agenzia regionale nella quale sono confluite le competenze dell’Istituto incremento ippico, con allevatori ed estimatori del cavallo anglo arabo. Gli incontri, tenutisi a Tanca Regia, sono stati occasione per discutere ancora una volta delle enormi potenzialità del cavallo sardo, che come dice il presidente dell’Anacaad, l’ozierese Mario Cossu, «rappresenta un'importantissima specificità della meravigliosa isola che è la Sardegna e, quindi, fiore all’occhiello del vero allevamento italiano». Dello stesso tenore la riflessione del consigliere regionale Gaetano Ledda, promotore dei più recenti interventi regionali a sostegno del comparto ippico ed equestre, che nelle occasioni ha rimarcato la rinnovata attenzione della Regione nei confronti del settore auspicando forme di sostegno ancora più incisive. «È questa – ha detto Cossu – la condizione fondamentale per riportare il comparto ai fasti del passato e fare dell’isola un laboratorio di riferimento per tutta l’Italia». Il futuro potrebbe essere più roseo se si incrementassero gli appuntamenti come l’evento internazionale di salto ostacoli “Sardegna Jumping Tour” svoltosi a Tanca Regia ma anche, come ha detto Gaetano Ledda, «se la Sardegna stessa naturalmente continuerà a voler tutelare e valorizzare le proprie specificità, delle quali è parte di rilievo l’anglo arabo sardo». Dal canto suo l’Anacaad, ha detto Cossu, «continuerà con responsabilità e determinazione la sua azione di tutela dell’anglo arabo, sperando che le istituzioni preposte non facciano mancare adeguato sostegno ai programmi di selezione, valorizzazione e promozione del cavallo e del comparto».

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