La Nuova Sardegna

Sassari

le reazioni

Segni ai consiglieri sassaresi: «Finitela di raccontarci balle»

di Andrea Massidda

L’ex leader referendario attacca i rappresentanti del territorio: le compensazioni sono soltanto una presa in giro

19 novembre 2015
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SASSARI. La reazione più dura arriva da Mario Segni. L’ex leader referendario lancia i suoi strali attraverso Facebook, nella pagina creata apposta per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di ottenere un’area metropolitana anche per il Capo di Sopra. «Se i consiglieri regionali eletti a Sassari non se la sentono di dire di no alla giunta, lo facciano – attacca –, ma per favore ci risparmino le balle dicendo che esistono compensazioni e contrappesi allo schiaffo che il Nord Sardegna sta per ricevere». Poi Segni spiega anche perché a suo avviso qualcuno eletto nell’assemblea dei sardi sta in qualche modo tradendo la fiducia che con il voto gli avevano accordato i cittadini. «Compensazioni non ne possono esistere – continua –, una volta istituita l'area metropolitana(di Cagliari - ndr) le cose camminano da sole e la Regione non c'entra più nulla, perché scrivere unioni di comuni a valenza metropolitana, come è nella proposta della giunta, è una locuzione senza significato e senza alcun effetto concreto». Infine un messaggio forte e chiaro proprio a quei consiglieri eletti nel Sassarese: «State per dare un voto ingiusto e amaro, ma la presa in giro è troppo». Come dire: oltre al danno risparmiate ai cittadini la beffa del teatrino politico.

Parole pesantissime. Ma i commenti negativi per il placet della prima Commissione regionale al ddl Erriu arrivano anche dal mondo economico e sindacale. «Il sistema delle imprese – dice Gavino Sini, presidente della Camera di Commercio di Sassari – per creare sviluppo ha necessità di avere gli strumenti migliori, in questo caso di quelli offerti dallo status di area metropolitana, che però ci viene negato. La nostra – continua – non è una rivendicazione per partito preso: potremmo anche cambiare idea se almeno qualcuno dell’esecutivo si degnasse di spiegarci cosa impedisce alla Sardegna di avere più aree metropolitane. Ma questo non avviene».

Critico anche Gavino Carta, segretario generale del Cisl Sassari. Nessuno nega che Cagliari abbia le caratteristiche di città metropolitana – dice –, ma la nostra idea di Sardegna è profondamente diversa da quella che la giunta regionale esprime con questa riforma degli enti locali. Così persino Sassari rischierà lo spopolamento». Più tenero Pierluigi Pinna, presidente di Confidustria Nord Sardegna. «Era decisione scontata, prendiamo atto. Ma le compensazioni annunciate dovranno essere reali e adeguate».

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