La Nuova Sardegna

BENETUTTI. Domani tutti in piazza per festeggiare l’oro del paese: il vino. La confraternita dell’Arvisionadu, assieme alla protezione civile Iscalapiu, organizza una giornata dedicata al vino. A Benetutti è tradizione che il giorno di Sant'Andria (il 30 novembre) si assaggi ufficialmente il vino dell'ultima vendemmia, occasione per festeggiare il frutto del lavoro in vigna tra viticoltori, amici e compaesani. Per questioni organizzative l'evento è stato anticipato a venerdì.

Il lavoro della confraternita, nata nel 2012 grazie alla passione di viticoltori e tecnici per valorizzare e tutelare il vino locale, l’Arvisionadu, spazia dalle rassegne enologiche alle feste. Benetutti conta circa cento viticoltori. Il vino del luogo, dal gusto morbido e dal colore dorato, è considerato un prodotto di nicchia che mantiene molto stretto il legame con la sua terra.

L’Arvisionadu, ottenuto dall’omonimo vitigno, può essere di due tipologie distinte. Quello secco da pasto, con caratteri di freschezza, mineralità e sapidità che lo rendono unico nel suo genere, si accompagna ai piatti di pesce e a tutti i formaggi tradizionali. L’altro tipo, chiamato “Flor”, è un vino da dessert che si abbina perfettamente ai dolci tipici sardi e in particolare ai papassini neri di Benetutti. Il programma della manifestazione prevede alle 18.30, nel salone della parrocchia di Sant’Elena, l’incontro “Vino nuovo e novello-Tra tradizioni, storia e racconti”. All’incontro interverranno il parroco don Giammaria Canu, Tonino Costa e Gavino Poddighe. A seguire in piazza Santa Croce la degustazione dei vini della vendemmia di quest’anno offerti dai viticoltori locali. La protezione civile locale preparerà piatti a base di salsiccia e formaggio, il cui ricavato sarà devoluto per le sue attività.

Elena Corveddu