La Nuova Sardegna

OSILO. Centomila euro l’anno di soldi freschi, una manna per le casse comunali in tempi in cui si fanno i conti anche con gli spiccioli. È ciò che otterrà il Comune di Osilo dalla cosiddetta “rinegoziazione dei mutui” con la Cassa depositi e prestiti - un allungamento dei tempi di rimborso, con conseguente riduzione della rata annua - approvata dal consiglio comunale.

«Sono certa che a nessuno in quest’aula - ha detto l’assessore al Bilancio e programmazione, Patrizia Puggioni - sfugga l’importanza di cogliere questa occasione, che consentirà una maggiore agilità nella gestione del bilancio e la possibilità di programmare e realizzare gli interventi più necessari o utili che ricadrà a vantaggio dei nostri concittadini e delle imprese che operano nel nostro territorio».

L’assessore al Bilancio ha aperto la discussione descrivendo la situazione del Comune di Osilo riguardo ai mutui che gravano sul suo bilancio. Sono 51 le linee di credito aperte con la Cassa depositi e prestiti, con un onere annuo per le casse comunali che per il 2015 è di 331.273,78 euro, di cui 182.920,82 euro per la restituzione del capitale e 148.352,96 euro per interessi. Una somma considerata notevole da chi è chiamato in questo momento a far quadrare i conti. Una situazione - ha detto Patrizia Puggioni- che mette il Comune nella impossibilità di «programmare e realizzare quelle opere e quelle iniziative ritenute opportune o necessarie per lo sviluppo e il benessere della comunità».

La dilazione nel pagamento di debiti già assunti - ha precisato l’assessore al Bilancio - farà sì che essi si estinguano su un arco temporale maggiore di quello inizialmente previsto, per esser più precisi nel 2040». Da qui, il risparmio di 100mila euro per i prossimi dieci anni, per le casse del Comune. Un risparmio, però, che non ha convinto il capogruppo della minoranza, Franco Urgeghe. «Siete sicuri di quello che state facendo? - ha detto Urgeghe - vi siete resi conto che l’allungamento dei termini di rimborso dei mutui comporterà per le casse comunali una spesa supplementare di 805mila euro, su un debito residuo di circa due milioni e 900mila euro? Era proprio necessario rinegoziare tutti i 38 mutui, o non era meglio fare una valutazione più attenta di ciascuno di essi?».

«Ma la cosa più grave - ha affermato il capogruppo della minoranza - è che per liberare risorse a vantaggio della attuale amministrazione e di quella che ci sarà entro 10 anni, si ipoteca il futuro del Comune fino al 2040».

«L’esigenza - ha replicato il sindaco, Giovanni Ligios - è la pura e semplice sopravvivenza di Osilo. Se non facciamo questa scelta, il paese muore, perciò non stiamo pensando ai prossimi cinque o dieci anni, o solamente ai nostri figli, ma anche ai nipoti!».

Il sindaco ha poi ricordato come il peso dei mutui sia una eredità delle precedenti amministrazioni, di cui l’attuale maggioranza avrebbe fatto volentieri a meno. «338mila euro - ha concluso Giovanni Ligios - sono un peso insostenibile per il nostro bilancio, per cui la possibilità di risparmiarne 100mila all’anno è solamente ossigeno puro». Il punto è stato approvato col voto contrario della minoranza.