La Nuova Sardegna

Sassari

Pronto il nuovo progetto per salvare le Cumbessias

di Gavino Masia
Pronto il nuovo progetto per salvare le Cumbessias

La parrocchia di San Gavino prevede un intervento di restauro per 190mila euro Il Comune parteciperà al bando regionale per cercare di ottenere le risorse

09 dicembre 2015
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PORTO TORRES. Le Cumbessias di San Gavino hanno necessità di urgenti interventi di manutenzione da diverso tempo e la parrocchia di San Gavino ha presentato nei giorni scorsi in Comune la richiesta di contributo per interventi di recupero primario degli edifici siti nel centro storico. L’amministrazione comunale aveva infatti dato il via libera alla manifestazione d’interesse per partecipare al bando regionale, e il parroco don Mario Tanca si è impegnato, in caso di finanziamento dell’intervento, a cofinanziare il programma di valorizzazione dell’edificato storico con 62mila euro. Il costo stimato per i lavori di restauro, riqualificazione e recupero delle Cumbessias è di 190mila euro, e l’ultimo sopralluogo dell’anno scorso da parte di tecnici ha evidenziato diversi punti di criticità e un degrado generalizzato. Ci sono punti di infiltrazione di acque meteoriche dalla copertura delle Cumbessias, anche di notevole entità, e degradi diffusi alle strutture superficiali di tamponamento sia all’interno che all’esterno. C’è anche la necessità di adeguare gli impianti esistenti alla normativa di settore attualmente in vigore, trattandosi di spazi privati aperti e fruibili a uso pubblico, e soprattutto ridare decoro al complesso monumentale nella sua interezza, sia per ciò che rappresenta sia per l’ambito urbano in cui si inserisce. Una delle operazioni preliminari all’intervento, sia sulle superfici perimetrali esterne che sul sistema di copertura, riguarda la rimozione dei canali di gronda e delle scossaline. La proposta progettuale prevede inoltre il rigoroso utilizzo di materiali e tecnologie non invasive, nonchè conservative degli elementi costitutivi e caratterizzanti l’esistente.

La parrocchia di San Gavino si è dunque mossa per tempo dopo che la Regione ha pubblicato il bando, con un progetto che prevede tutti gli interventi necessari per salvaguardare e valorizzare gli immobili dietro la chiesa romanica. Non basta certo l’impegno dei volontari della Caritas e di altre associazioni per tenere ordine all’interno di alcune Cumbessias, attraverso iniziative benefiche, perché il degrado strutturale è talmente evidente da creare problemi pure alla sicurezza delle persone. Il complesso monumentale di Monte Agellu è un patrimonio importante sia la Diocesi che per tutto il territorio – la riprova è la sua presenza nei libri di storia e nelle brochure turistiche -, ma di questo si deve accorgere anche la politica destinando i giusti finanziamenti per ridare dignità e decoro ad un museo a cielo aperto troppo spesso trascurato.

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