Nessun favoritismo nello staff Asl
Assolta dopo quattro anni Simonetta Dettori, dirigente del servizio Formazione
SASSARI. Dopo la chiusura delle indagini preliminari, nell’ottobre del 2011 si era presentata negli uffici della Procura accompagnata dal suo avvocato difensore Antonio Mereu e aveva fatto mettere a verbale poche ma categoriche dichiarazioni. Una su tutte: «Nella mia carriera non ho mai favorito nessuno». Si riferiva alla formazione del suo staff, nel biennio 2009/10, il cui sistema di reclutamento all’epoca era finito sotto i riflettori della Procura della Repubblica. Quattro anni dopo l’apertura di una inchiesta che aveva fatto scalpore negli uffici della Azienda sanitaria locale sassarese, i giudici hanno creduto alla dottoressa Simonetta Dettori e l’hanno assolta con formula ampia. Si è concluso così il processo alla responsabile del servizio Formazione della Asl. Dettori è stata scagionata dall’accusa di abuso d’ufficio. Il collegio presieduto dal giudice Salvatore Marinaro ha infatti condiviso le argomentazioni della difesa e aveva respinto le richieste dell’accusa. Il pm, che ha sostenuto in aula l’accusa di una inchiesta a suo tempo condotta dal pm Maria Grazia Genoese, aveva concluso la sua requisitoria chiedendo la condanna della funzionaria a due anni e sei mesi di reclusione.
Al centro del processo conclusosi con la piena assoluzione dell’imputata c’erano i contratti di consulenza all’ufficio Staff formazione della Asl 1. La dirigente era finita sotto i riflettori della Procura della Repubblica in relazione a tre contratti di consulenza firmati da altrettanti professionisti: secondo l’accusa lo staff era stato costituito in violazione delle norme, senza verificare la disponibilità di professionalità interne, incaricando professionisti esterni sulla base di selezioni arbitrarie.
L’istruttoria dibattimentale ha invece riportato la questione nei margini della legalità e del rispetto dei regolamenti. Esattamente come aveva affermato Simonetta Dettori nel 2013, dopo avere ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. La dirigente aveva infatti spiegato che i professionisti erano stati selezionati non arbitrariamente, come sospetava l’accusa, e che avevano «hanno ottenuto un alto gradimento dopo ai corsi, sulla base di sondaggi anonimi» che avrebbero confermato la bontà dei loro requisiti. Dunque la legittimità del suo operato.
Nonostante questa spiegazione, Simonetta Dettori era stata rinviata a giudizio e sottoposta a processo che si è concluso ieri con l’assoluzione.