La Nuova Sardegna

Sassari

Appalti beffa per le scuole, in campo Confartigianato

di Vincenzo Garofalo
Appalti beffa per le scuole, in campo Confartigianato

Numerose imprese edili escluse a causa di un documento non indicato nei bandi Il presidente Murgia al Comune: «Erano in buona fede, non penalizzatele»

09 gennaio 2016
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SASSARI. «Le imprese edili che hanno partecipato alle gare in buona fede sono state escluse in maniera arbitraria, non devono essere penalizzate». La Confartigianato di Sassari si schiera con le decine di ditte locali che il 28 e 29 dicembre hanno subito la beffa dell’esclusione da undici gare d’appalto bandite dal Comune, pur avendo rispettato tutte le indicazioni contenute nei bandi pubblicati da Palazzo Ducale. Confartigianato prende posizione per voce del presidente cittadino, Luciano Murgia, e lo fa brandendo una rosa di sentenze del Consiglio di Stato e di pareri dell’Avcp (l’ex Autorità vigilanza contratti pubblici, ora sostituita dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione).

Tra Natale e Capodanno il Comune ha assegnato undici gare d’appalto per la ristrutturazione di altrettanti caseggiati scolastici. Alle gare indette con il sistema della procedura negoziata, erano state invitate oltre duecento imprese. Dopo avere chiuso le prime due assegnazioni, e dopo le proteste di un imprenditore, la commissione di gara, presieduta dalla dirigente del settore Lavori pubblici e manutenzioni, Marge Cannas, aveva escluso dai procedimenti le ditte che, nel modulo di offerta, non avevano dichiarato i costi interni per la sicurezza del lavoro. Questo anche se quella dichiarazione non era richiesta nel bando di gara.

Il Comune ha giustificato le esclusioni con un parere del Consiglio di Stato (n°3 del 20 marzo 2015), che dice: «Nelle procedure di affidamento di lavori i partecipanti alla gara devono indicare nell’offerta economica i costi interni per la sicurezza del lavoro, pena l’esclusione dell’offerta dalla procedura anche se non prevista nel bando di gara». Fra le imprese escluse figurano anche due che si erano piazzate prima in graduatoria aggiudicandosi i relativi appalti, prima della cacciata.

Contro la decisione della dirigente comunale si schiera Confartigianato, che al parere espresso dal Consiglio di Stato, contrappone diverse sentenze dello stesso organo giurisdizionale, l’ultima proprio del marzo 2015: «La sentenza1375 prevede che non sussiste obbligo di indicazione degli oneri aziendali di sicurezza in sede di offerta: la mancanza non comporta esclusione», spiega il presidente di Confartigianato. E aggiunge due pareri dell’Avcp: il 54 del 23 aprile 2013 e il 118 del 17 luglio 2013. «L’esigenza di tutelare l’affidamento delle imprese – cita Murgia – vieta alla stazione appaltante di escludere dalla gara l’impresa che abbia compilato l’offerta in conformità allo schema da essa predisposto che non risulti conforme alle prescrizioni di legge».

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