Asl inadempiente, condannata
Non ha rispettato un decreto ingiuntivo: pagherà oltre 65mila euro
SASSARI. La azienda sanitaria locale numero 1 è stata condannata dal tribunale amministrativo regionale a pagare 65mila euro all’azienda cagliaritana Reced, che si occupa di costruzioni e restauri. Perché il saldo arrivi all’impresa nei tempi stabiliti e non ci siano ulteriori inadempienze da parte dell’ente sanitario, il Tar ha nominato il prefetto Pietro Giardina commissario ad acta. Sarà lui a verificare che l’Asl paghi il dovuto entro sessanta giorni dalla sentenza. Dopodichè, se l’ente continuerà ad essere inadempiente, avrà ulteriori sessanta giorni di tempo, dopo i quali, sarà obbligata a sborsare.
L’impresa aveva presentato un ricorso ai giudici amministrativi dopo che la Asl non aveva ottemperato a un decreto ingiuntivo emesso dal tribunale civile nell’ottobre del 2014 per alcuni lavori eseguiti e non pagati.
Il Tar ha accolto il ricorso perché l’azienda sanitaria sassarese non si era opposta al decreto ingiuntivo, come invece avrebbe dovuto fare. Diventato definitivo ed esecutivo il provvedimento emesso dal giudice civile, l’Asl avrebbe dovuto rispettarlo, dicono in sostanza i magistrati del Tar. Inoltre la Asl non si è nemmeno costituita in giudizio davanti al tribunale amministrativo.
La sentenza del Tar è dello scorso dicembre. Nel dispositivo l’Asl numero 1 viene condannata a corrispondere oltre ai 65mila euro anche gli interessi legali e le spese processuali. Ma c’è un’ulteriore spesa che graverà sull’ente di via Cattalochino: sarà a suo carico il compenso di 800 euro a favore del commissario ad acta.