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Non c’è personale, a Sassari chiude il servizio malattie rare

di Gabriella Grimaldi
Non c’è personale, a Sassari chiude il servizio malattie rare

L’ambulatorio era attivo nella struttura di Neuropsichiatria infantile dell’Aou Oltre 550 pazienti seguiti da un’équipe specializzata dovranno rivolgersi altrove

24 gennaio 2016
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SASSARI. Chiude i battenti un altro servizio importantissimo per i cittadini di tutto il Nord Sardegna. È notizia di pochi giorni fa che l’ambulatorio per le malattie rare dell’istituto di Neuropsichiatria infantile dell’Aou ha smesso di funzionare.

Il motivo è disarmante nella sua semplicità: scaduto il contratto del medico che seguiva i pazienti affetti da patologie complesse e spesso scarsamente supportate da attività di ricerca, è calata l’ormai famigerata scure del blocco del turnover. Insomma se un operatore lascia il suo posto di lavoro per qualunque motivo non viene sostituito. Una legge alla quale non si sottrae neppure un reparto inaugurato di fresco e che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello della sanità isolana.

Oltre al blocco del turnover, si apprende dalla direzione dell’istituto, ad aggravare la situazione c’è la recente applicazione della normativa europea sulla scansione dei turni di guardia e di riposo che di fatto renderebbe impossibile affidare il settore ai medici operativi nella struttura complessa. Una tegola sulla testa degli oltre 550 pazienti (di cui il 30 per cento adulti) che venivano seguiti all’interno della clinica di Neuropsichiatria. Persone disabili che con grande difficoltà potranno trovare assistenza viaggiando come minimo verso Cagliari dove si trova il centro regionale di riferimento per le malattie rare.

A occuparsi di questo nuovo grave disservizio è anche la commissione per le Disabilità del Comune presieduta da Pina Ballore che si rivolge a tutte le istituzioni per segnalare il problema: «Si chiude uno dei centri di cui la rete per le malattie rare poteva fino ad ora disporre, centri così rari anch’essi e di cui il Nord-Centro Sardegna poteva farsi vanto. Succede quando sull’assistenza per le malattie rare Italia ed Europa cambiano marcia: nel 2104 infatti è stato approvato in conferenza Stato-Regioni il Piano nazionale malattie rare 2013-2016, il Ministero della Salute dà spazio alla Consulta delle associazioni dei malati rari e il Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa adottano l’assistenza transfrontaliera.

La chiusura di questo essenziale servizio impoverisce non solo l’Aou di Sassari ma anche la rete delle malattie rare, rete già così disomogenea nella sua distribuzione nazionale e regionale». La commissione chiede anche che la direzione dell’Aou si attivi con urgenza per ripristinare l’attività dell’ambulatorio (assunzione di un medico competente sulle malattie rare da dedicare a tale struttura) e, nel caso il problema non sia risolvibile a livello aziendale, che l’Aou e il Comune di Sassari rappresentino il problema in Regione facendosi portavoce delle esigenze delle persone affette e dei loro familiari.

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