La Nuova Sardegna

Sassari

Osilo, Salvatore Sechi tra i fondatori di Italia in Comune

OSILO. Era diventato uno dei protagonisti del progetto “Italia in Comune” (una rete di amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia che si scambiano idee e soluzioni per la pubblica...

07 febbraio 2016
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OSILO. Era diventato uno dei protagonisti del progetto “Italia in Comune” (una rete di amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia che si scambiano idee e soluzioni per la pubblica amministrazione), Salvatore Sechi, allora assessore ai Lavori pubblici, turismo e sport. Ed ora, pur non avendo più un incarico amministrativo, in virtù di quell’impegno, l’ex assessore di Osilo è stato uno dei soci fondatori di quella che nei giorni scorsi, con l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto, si è trasformata nell’associazione permanente “Italia in Comune”. «Un approdo già programmato da tempo – precisa con legittimo orgoglio Salvatore Sechi – che consente ai comuni italiani di avere un punto di riferimento costante per la conoscenza e lo scambio delle buone pratiche”.

E un approdo che consentirà all’ex assessore osilese di stare nel giro degli amministratori comunali a livello nazionale, per conoscerne idee, progetti, risultati, e portare a sua volta l’esperienza di dieci anni di vita amministrativa.

«Partendo dal presupposto che le problematiche incontrate dai sindaci di tutta Italia sono spesso comuni – scrivono i soci fondatori della nuova associazione – gli amministratori di “Italia in Comune” hanno deciso di scambiarsi le idee vincenti e di “copiare” quei colleghi che con successo hanno già individuato soluzioni efficaci. L’unico prerequisito per condividere una buona pratica infatti è che essa sia già stata definita, deliberata e applicata nella città di provenienza. Italia in Comune ha come obiettivo la condivisione di progetti concreti e pratiche già in essere».

Sulla strada della costituzione dell’associazione, Italia in Comune ha organizzato 3 incontri nazionali, a Cerveteri (Lazio), Verbania (Piemonte) e Signa e Poggio a Caiano (Toscana), cui hanno partecipato più di quattrocento amministratori locali provenienti da quasi duecento comuni, e dove sono state condivise oltre quaranta buone pratiche. Una di quelle è stata presentata da Salvatore Sechi nel marzo 2015 a Cerveteri, e riguardava il progetto “Le serre di Gulliver” – “Scelte di campo”, per l’inserimento lavorativo di persone con disturbo mentale. L’allora assessore aveva raccontato il percorso che ha condotto dai primi timidi esperimenti avviati dal Comune di Osilo nel 1997, al grande progetto che ha coinvolto 18 dei comuni dell’Anglona-Coros-Figulinas, con oltre sessanta inserimenti lavorativi, alle Serre di Gulliver e alla cooperativa sociale “Scelte di campo”.

Mario Bonu

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