La Nuova Sardegna

SASSARI. Oggi dalle 17 alle 19 i precari della scuola insceneranno una manifestazione di protesta davanti all’ingresso della Prefettura in piazza d’Italia. L’intento è quello di far conoscere alla cittadinanza la situazione di disagio che sono costretti a vivere numerosi insegnanti “intrappolati”, se così si può dire, dalla riforma della “Buona scuola” varata dal governo Renzi.

Si tratta infatti di persone che hanno alle spalle anni e anni di insegnamento precario tra supplenze e sostituzioni nelle scuole di tante città e piccoli centri. Persone che quindi ritenevano di aver messo una piccola ipoteca su una futura stabilizzazione. Tutti sogni che rischiano di sfumare seppelliti dal megaconcorso della scuola che sta per essere bandito.

Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, sindacati organizzatori dei presidi che oggi si tengono contemporaneamente in tutta Italia, spiegano che l’accesso al concorso è ovviamente libero per tutti coloro che hanno i requisiti e non prevede alcuna corsia preferenziale per chi abbia già maturato esperienza alcune volte lunga diversi decenni. Capiterà dunque che gli insegnanti di lungo corso ma mai entrati in ruolo verranno superati da chi in un’aula scolastica non c’è mai entrato.

I precari si sentono discriminati da questo provvedimento e affermano che prima del concorso generale si sarebbe dovuto provvedere a una selezione destinata a chi in cattedra ha già un passato importante. I sindacati comunque hanno già annunciato altre iniziative per sensibilizzare le istituzioni. (g.g.)