La Nuova Sardegna

Sassari

INTERVENTI DI RECUPERO

Con Baddhe per riqualificare l’area del bacino del Bunnari

Con Baddhe per riqualificare l’area del bacino del Bunnari

SASSARI. L’obiettivo è riqualificare e valorizzare in chiave turistica l’area del bacino del Bunnari, in particolare quella compresa tra le due dighe, quella bassa collaudata nel 1880 e quella alta...

13 febbraio 2016
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SASSARI. L’obiettivo è riqualificare e valorizzare in chiave turistica l’area del bacino del Bunnari, in particolare quella compresa tra le due dighe, quella bassa collaudata nel 1880 e quella alta di epoca fascista sorta nel 1932. Per fare questo il Comune di Sassari parteciperà, in associazione temporanea con il Comune di Osilo, al bando “Baddhe”, pubblicato dall’assessorato regionale degli Enti locali, per il finanziamento di interventi di recupero e riqualificazione di aree vincolate per il loro valore paesaggistico e attualmente in stato di degrado.

Il progetto. Nel mirino ci sono circa 300mila euro che consentirebbero il recupero di un'area di alto valore paesaggistico. Il bacino ha anche un’importanza strategica e una potenzialità di riuso per fini originari, turistici, sportivi-ricreativi, di archeologia industriale e storico-culturali perché per decenni ha garantito l’approvvigionamento idrico di Sassari e dintorni. L’intervento consiste nella riqualificazione paesaggistica della valle del Bunnari e della storica infrastruttura idraulica che la attraversa e che, a partire dalle due dighe, si estende fino alla palazzina dell’ex Acquedotto di Sassari, lungo il tunnel sotterraneo.

Osilo. Il progetto vede la partecipazione anche del Comune di Osilo perché l’area di intervento, pur essendo di proprietà dell’amministrazione comunale di Sassari, ricade in parte in quello del comune limitrofo. Un’occasione per portare avanti un’azione sinergica finalizzata alla valorizzazione delle aree rurali di notevole interesse.

La valle. «La nostra idea - afferma l’assessore alle Manutenzioni stradali e mobilità urbana e rurale Antonio Piu - è quella di creare un rapporto di collaborazione con i comuni limitrofi, nell’ottica anche di intercettare fondi regionali e comunitari». «Si tratta di una felice collaborazione - afferma Giovanni Ligios sindaco di Osilo - che rappresenta la base di partenza per l’avvio di una serie di progetti che possono vederci protagonisti».

Le strade rurali. L’intervento si inserisce in un contesto rurale che vede il Comune di Sassari attivo in un processo di recupero e riqualificazione con la riapertura di vecchie strade vicinali attorno al centro abitato, trasformate in sentieri naturalistici di notevole interesse ambientale e storico-culturale. «Confidiamo nella possibilità di vedere finanziato il progetto - afferma il sindaco Nicola Sanna -. Siamo, infatti, davanti a opere che meritano di essere recuperate e salvate per essere restituite alla memoria dei sassaresi e non solo».

L’assemblea. Per questo il Comune di Sassari, capofila dell’associazione temporanea, ha programmato un assemblea pubblica per giovedì 18 febbraio alle ore 16 nella sala riunioni dell’ex Infermeria San Pietro. Nell’occasione sarà presentato il progetto e saranno coinvolti gli attori del territorio.

Il tunnel. È previsto il ripristino e la messa in sicurezza del percorso che collega le due dighe, la sistemazione degli accessi all’area nei pressi della diga bassa e della diga alta e di quello per il tunnel sotterraneo nella "Valle dei Ciclamini". È prevista anche la sistemazione di aree parcheggio preesistenti, per garantire l’accesso ai percorsi dalla "Valle dei Ciclamini" e all’ingresso della diga alta; interventi di restauro per la tutela e la valorizzazione di edifici e manufatti in stile liberty, in particolare dell’edificio noto come "sala filtri" situato vicino alla diga bassa, dove è crollata la copertura, un abbeveratoio in pietra di fine 800e un piccolo manufatto di ingresso al tunnel posto lungo il percorso di accesso alla diga.

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