La Nuova Sardegna

Sassari

Siccità, si mobilita il territorio

di Barbara Mastino
Siccità, si mobilita il territorio

Consorzio di Bonifica, Unione dei comuni e associazioni di categoria chiedono interventi urgenti

23 febbraio 2016
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OZIERI. Fanno fronte comune il Consorzio di Bonifica, l’Unione dei Comuni e le associazioni di categoria per chiedere un intervento della Regione per risolvere l’emergenza idrica. Il patto è frutto di accordi stretti nei giorni scorsi a Ozieri quando i vari soggetti si sono incontrati per discutere della crisi siccità che rischia di mettere in ginocchio le campagna della Piana di Chilivani, dove al momento il Consorzio non ha la sicurezza di poter garantire l’erogazione dell’acqua. Dall’accordo è scaturito un documento unitario sottoscritto dal presidente del Consorzio Diego Pinna e da quello dell’Ucl Angelo Sini, sindaco di Pattada, che in sostanza richiede che sia consentita l’elevazione del volume autorizzato di invaso del Lerno dagli attuali 34,16 milioni di metri cubi ai 72 milioni che invece sono consentiti dal massimo invaso della diga. «In questo modo – spiegano Sini e Pinna – sarà possibile invasare, speriamo in tempi brevi, la preziosa risorsa e costituire una riserva che sia utile in annate di emergenza come quelle che si stanno verificando allo stato attuale. È impensabile infatti pensare che si possano verificare di nuovo situazioni come quella attuata da gestore della diga (Enas) anni fa, che ha visto sversare milioni di metri cubi di acqua nelle recenti annate piovose per evitare il superamento della soglia dei 34 milioni invasabili».

Il documento si aggiunge alle indicazioni date dal Consorzio in una nota inviata alle autorità competenti per sollecitare l'attuazione di una serie di interventi per frenare l’emergenza. «Le richieste – spiega Diego Pinna – sono la concessione di un finanziamento urgente per l’eliminazione delle consistenti perdite nell’adduzione irrigua; la realizzazione di un impianto di sollevamento dalla diga Muzzone sul Coghinas e della adduzione dei volumi all’utenza irrigua; una valutazione della fattibilità del collegamento urgente dal lago Coghinas a una vasca di compenso della rete irrigua consortile per integrazione della risorsa acquedotti rurali, al fine di garantire il minimo fabbisogno idrico vitale alle aziende zootecniche del comprensorio di Chilivani; l’attivazione della derivazione idropotabile dalla diga di Monti di Deu per svincolare volumi idropotabili dalla diga di Monte Lerno di Pattada; un intervento sul rio Seleme finalizzato al reperimento di nuova risorsa idrica multisettoriale da destinare all’integrazione e all’estendimento della rete irrigua consortile».

Interventi più o meno corposi, ma urgenti, per consentire di risolvere l’emergenza allo stato attuale, fermo restando che solo attuando l’estendimento del volume di acqua convogliabile nell’invaso del Lerno potrà risolvere il problema in modo definitivo consentendo di accumulare negli anni di “piena” la risorsa idrica da tenere a disposizione per gli anni di “secca”.

Al momento l’unica speranza è che avvenga come lo scorso anno, quando un marzo particolarmente piovoso aveva consentito ai consorziati di non stravolgere le proprie attività aziendali.

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