La Nuova Sardegna

Sassari

Lotta alla Tbc bovina, Goceano esempio virtuoso

di Barbara Mastino

Bono, il riconoscimento arriva dall’organizzazione del XXX Congresso mondiale Tecniche e strategia dell’Asl sassarese hanno permesso l’eradicazione del bacillo

28 febbraio 2016
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BONO. Gestione della tubercolosi bovina nel Goceano esempio virtuoso a livello mondiale: lo hanno decretato gli esperti del comitato scientifico internazionale del “XXIX World Buiatrics Congress” che si terrà a Dublino il prossimo luglio.

Il comitato ha espresso grande apprezzamento per i risultati ottenuti nella gestione dell’epidemia di Tbc bovina da Mycobacterium bovis, che, dopo alcuni casi riscontrati nel 1998, tra il 2007 e il 2012 ha visto individuare 75 allevamenti sede di focolaio nella zona del Goceano grazie al lavoro dei veterinari della Asl di Sassari, che ha coinvolto undici comuni: i nove del Goceano più Nughedu San Nicolò e Pattada nel Logudoro.

Il sistema d’identificazione bovina, la frammentazione aziendale, l’utilizzo comune dei pascoli pubblici con conseguente promiscuità tra bovini di diverse aziende e tra bovini e cinghiali e i limiti nell’utilizzo della sola prova della intradermoreazione con tubercolina nei focolai, sono state alcune delle importanti criticità riscontrate nel territorio goceanino.

L’elaborato presentato all’attenzione degli esperti del comitato illustra le misure adottate per gestire l’epidemia e ridurre i fattori di rischio: potenziamento dei controlli, l’uso di tecnologia innovativa con identificazione elettronica dei capi, georeferenziazione di aziende, pertinenze private e pascoli comunali, l’uso di software per tracciare le movimentazioni dei bovini e l’uso di tecniche di laboratorio aggiuntive per rafforzare il sistema diagnostico.

Tutti i capi che sono risultati positivi alla intradermo-reazione (Ppd bovina) e al gamma-Interferon sono stati macellati. Attenzione è stata riservata anche al cinghiale, importante bio-indicatore dello stato di contaminazione del territorio. Grazie a queste misure, fortemente innovative, l’emergenza è stata dichiarata chiusa lo scorso anno, dopo che oltre 9 mila capi in 509 aziende sono stati sottoposti alla prova della tubercolina senza alcun riscontro di positività.

Un risultato che, come detto, è stato indicato dagli esperti come esempio di virtuosità del servizio. «Un risultato straordinario - spiega Franco Sgarangella, direttore del servizio veterinario di Sanità Animale - ottenuto grazie alla professionalità, l’impegno e la competenza del personale veterinario, tecnico, amministrativo e degli operatori dell’anagrafe zootecnica, dei servizi veterinari ma soprattutto alla collaborazione degli allevatori, delle loro associazioni di categoria e delle amministrazioni locali che hanno consentito il risanamento dal Mycobacterium in così breve tempo nel territorio del Goceano. Un successo ottenuto anche grazie al coordinamento del responsabile del distretto di Bono Tore Bellu appena andato in pensione dopo 35 anni di servizio nella sanità pubblica veterinaria».

Grazie al suo piano di gestione dell’emergenza, quindi, il servizio veterinario dell’Asl di Sassari parteciperà al convegno mondiale per presentare i risultati ottenuti sia nella gestione della la tubercolosi bovina sia in quella della blue tongue, altra emergenza di stretta attualità e di forte impatto socio-economico che in Sardegna, e in particolare nel Logudoro e Goceano, ha messo in campo le migliori forze del servizio di Sanità animale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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