Se un chiamato non accetta l’eredità gli subentrano i discendenti
Gentili notai, vi scrivo per un problema di successione: il de cuis (senza figli) aveva due sorelle (pure loro defunte) con figli, una sorella con 5 figli ed una sorella con un figlio. C’è anche una...
Gentili notai, vi scrivo per un problema di successione: il de cuis (senza figli) aveva due sorelle (pure loro defunte) con figli, una sorella con 5 figli ed una sorella con un figlio. C’è anche una pronipote, figlia di una delle sorelle (defunta) della famiglia numerosa. Orbene, poiché le sorelle del de cuius sono defunte, i beni (deposito in banca ed immobili) vanno divisi comunque per due (le sorelle defunte del de cuis) oppure vanno in divisione paritaria ai sei nipoti figli di due sorelle? E la pronipote?
Il quesito riguarda la successione per rappresentazione di cui agli articoli 467 e 468 del c.c.. se un chiamato all’eredità non può o non vuole accettare gli subentrano i discendenti.
affinché operi la successione per rappresentazione è necessario che: 1) i primi chiamati siano figli o fratelli del defunto; 2) chi ulteriori chiamati siano “discendenti” di figli e fratelli del defunto.
nell’ipotesi da lei proposta ricorrono entrambi i requisiti. È da precisare solamente che la successione avviene per stirpi e non per capi per cui l’eredità in oggetto andrà ripartita in due quote uguali di cui una di spettanza dell’unico discendente di una sorella e l’altra di spettanza in parti uguali dei sei discendenti dell’altra sorella (art.572 c.c.) (Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti)