La Nuova Sardegna

Sassari

Trasporti, attacco di Soru: «Tariffa unica disastrosa»

di Vincenzo Garofalo
Trasporti, attacco di Soru: «Tariffa unica disastrosa»

Il segretario del Pd in città: la continuità territoriale va garantita solo ai sardi Sul caso Ryanair: colpa della destra, ha esteso le agevolazioni a tutti i passeggeri

13 marzo 2016
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SASSARI. «Cancellare subito la tariffa unica e riservare la continuità territoriale solo ai sardi».

Renato Soru arriva a Sassari da segretario dimezzato del Pd, ma dal convegno “La Sardegna e la continuità territoriale aerea”, organizzato dal Circolo Progetto progressista e dalla Fondazione Antonio Segni, non lesina critiche e suggerimenti alla Giunta regionale per far uscire la Sardegna dallo stallo di una continuità aerea sconfortante che, abbinata all’annunciato addio di Ryanair, rischia di far tornare l’isola indietro di decenni, rendendo gli spostamenti dei residenti, se non un incubo, una chimera. «Il pasticcio ad Alghero e in Sardegna lo ha creato la destra sarda, quando ha deciso di estendere le agevolazioni tariffarie a tutti i passeggeri, con la giustificazione ipocrita di promuovere il turismo. Una scelta disastrosa», ha attaccato l’europarlamentare. «La tariffa unica ci costa 44 milioni di euro l’anno; la continuità territoriale CT1 che avviammo noi, costava zero alla Regione, e garantiva molti più collegamenti al giorno verso Roma e Milano», ha continuato Soru. «La tariffa unica introdotta dalla destra per incentivare il turismo è applicata nove mesi l’anno, i mesi estivi sono esclusi. E sapete quanti turisti in più ha portato? 100 mila l’anno. Significa che ogni turista in più è costato alla Regione 440 euro. Una cifra assurda se pensiamo che gli aiuti legali e autorizzati dalla Ue che la Regione dava a Ryanair ci costavano 6 euro a passeggero. Soldi che rientravano con le tasse aeroportuali e con gli introiti dell’indotto», ha spiegato il segretario regionale del Partito democratico. «Mi dispiace che non sia presente in sala l’assessore regionale ai Trasporti, perché mi avrebbe fatto piacere dire direttamente a lui queste cose». L’assessore Massimo Deiana inizialmente aveva confermato la sua partecipazione al convegno, salvo poi disdire per impegni di causa maggiore. «Si deve smettere di scaricare le colpe sull’Europa. L’Unione europea mette a disposizione ampi strumenti per garantire la continuità territoriale, e ancora di più nel caso delle isole. Questi strumenti sono chiari e bisogna saperli sfruttare», e via con un elenco di misure che l’Ue concede ai Paesi per mettere in atto la continuità territoriale: «Promuove investimenti infrastrutturali per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, investimenti che possono essere utilizzati anche per creare stazioni di arrivo low cost; l’Ue consente che le Regioni finanzino gli aeroporti, sia pubblici, sia privati, permette la ricapitalizzazione delle società che gestiscono gli aeroporti, consente alle Regioni di finanziare direttamente le compagnie aeree per avviare nuove rotte, prevede perfino la deroga alle regole sulla libera concorrenza per garantire la continuità territoriale alle isole. Gli strumenti non mancano, se non si riesce a sfruttarli non bisogna dare la colpa all’Europa».

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