La Nuova Sardegna

Sassari

Guerra dell’Aci, arriva il commissario

di Giovanni Bua
Guerra dell’Aci, arriva il commissario

Dopo l’ennesimo intervento del Tar il consiglio nazionale chiede al ministero la nomina del pistoiese Antonio Breschi

16 marzo 2016
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SASSARI. È andato in scena ieri mattina l’ultimo atto della guerra che da mesi sta scuotendo l’Aci sassarese. Mentre il direttivo in carica era riunito per fissare, dopo l’ennesimo intervento del Tar, la nuova data delle elezioni per la fine di aprile è arrivata la doccia fredda da parte del consiglio nazionale, riunitosi in mattinata, che ha deciso di chiedere al ministero di inviare a Sassari un commissario che gestisca la drammatica fase elettorale.

Il nome indicato è quello di Antonio Breschi, già presidente provinciale dell’Aci di Pistoia. Potrebbe rimanere in carica fino ad un anno, anche se si presume che il suo compito si ridurrà ad attendere il definitivo pronunciamento del tribunale amministrativo e poi fissare nuove elezioni, magari facendo tabula rasa delle liste presentate e chiarendo il rebus tesseramenti.

Solo supposizioni, visto che l’inviato del presidente nazionale Angelo Sticchi Damiani si guarda bene dallo sbilanciarsi in qualsiasi maniera prima di mettere le mani sul “faldone Sassari”, tra i primi punti all’ordine del giorno della riunione di ieri a Roma. Al consiglio nazionale infatti era arrivata l’ennesima richiesta di proroga da parte del direttivo in carica a Sassari, guidato da Stefano Mario Mundula che, dopo che il Tar di Cagliari aveva sospeso le elezioni fissate per il prossimo 18 marzo accogliendo il ricorso presentato dalla lista contrapposta allo storico e ultraottantenne presidente, aveva chiesto 40 giorni di tempo per fissarne di nuove.

Troppo per la direzione nazionale, che ha deciso di vedere chiaro dentro la guerra scoppiata al momento del rinnovo della dirigenza in carica a Sassari dal 2012. Uno degli Aci provinciali più noti e potenti quello cittadino, nato nel 1926 e portato agli onori delle cronache dal suo storico e vulcanico presidente: il marchese Francesco Palici di Suni, per tutti don Franco, che lo guidò ininterrottamente dal 1951 per 40 anni, creando negli anni ’60 un vero e proprio impero. Risale agli anni del boom la creazione della rete degli impianti di carburante tutt’ora in gran parte esistente, come pure la creazione del campeggio La Mariposa ad Alghero e la costruzione della nuova sede principale dell’Ente, in viale Adua a Sassari, anch’essi ancora di proprietà del Club.

Abbastanza per far ingolosire molti e scatenare, con il possibile passo indietro dello storico presidente Stefano Mario Mundula, 86 anni, alla guida del consiglio direttivo initerrottamente dal 1996, un finimondo. Mundula però alla fine decide di ricandidarsi. E trova a fronteggiarlo una lista composta da Sandra Calvi, Francesco Fresu, Pierpaolo Musina, Alberto Sini e Giovanni Battista Bertolotti, tra cui, in caso di vittoria, dovrà uscire il nuovo presidente.

Ma la vicenda lo scorso novembre degenera. La commissione elettorale dell’Aci, dopo varie sedute, decide di escludere la lista che sfida Mundula per alcune irregolarità procedurali sull’autenticazione delle candidature. Loro fanno prima un ricorso all'Aci nazionale, che manda un'ispezione il 31 dicembre il cui esito non è ancora chiaro. E poi si rivolgono al Tar, che blocca le elezioni in calendario il 15 gennaio e fissa la decisione nel merito per il 10 febbraio. Per poi far slittare tutto al 24 febbraio. Con Mundula che nel mentre “recupera” la lista degli esclusi e fissa la data delle elezioni per il 18 marzo, pur contestando i tesseramenti tardivi, arrivati a pioggia nella fase pre-congressuale.

Un caos, stoppato dal Tar che, per la seconda volta, blocca le elezioni accogliendo il ricorso dei rivali di Mundula, e dispone che vengano fissate con un congruo rinvio rispetto alla data fissata. Richiesta di rinvio che Mundula gira al consiglio nazionale, che ieri decide di dire basta, e di chiedere al ministero di mandare il pistoiese Antonio Breschi a sbrogliare l’intricatissima matassa dell’Aci sassarese.

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