La Nuova Sardegna

Sassari

Donazione degli organi: una città all’avanguardia

di Barbara Mastino
Donazione degli organi: una città all’avanguardia

Una delle poche municipalità ad aver inserito l’opzione nella carta d’identità Oggi a teatro (ore 9,30) un convegno rivolto agli studenti delle scuole superiori

19 marzo 2016
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OZIERI. Si parla di donazione di organi oggi a Ozieri nella manifestazione “Donare è un atto d’amore”, promossa dalla Prometeo Onlus di Nuoro, associata Aitf (trapiantati fegato), in programma dalle 9.30 nel teatro civico e rivolto agli studenti delle scuole superiori.

La scelta di svolgere l’evento a Ozieri non è casuale, e va ben al di là delle origini ozieresi del presidente del sodalizio Luigi Bellu. Ozieri, infatti, oltre a essere un polo scolastico per la presenza di due istituti superiori con studenti di tutto il territorio, è anche uno dei pochi Comuni della Sardegna ad aver previsto la possibilità di inserire la volontà di donazione degli organi nella carta di identità. Un’iniziativa avviata nel marzo dello scorso anno a coronamento di un percorso di formazione degli operatori dei servizi demografici con il Centro regionale trapianti. Da un anno gli ozieresi quindi possono indicare tale volontà apertamente al momento del rinnovo del documento ma anche in qualsiasi altro momento recandosi nell’ufficio demografico (anche ricevuti in forma privata) per far inserire tale dato nella propria cartella anagrafica.

Una positiva innovazione rispetto al passato, e rispetto a quello che avviene nella maggior parte degli altri comuni, i cui cittadini possono manifestare tale volontà solo recandosi presso le Asl, firmando un modulo dell’Aido, firmando la tessera regionale del donatore o tessere delle associazioni, oppure con una dichiarazione in carta libera.

Una scelta che a Ozieri è stata compiuta già da tante persone, soprattutto grazie alle campagne di sensibilizzazione dell’Aido, ma il fabbisogno di organi resta purtroppo sempre molto elevato: basti pensare che lo scorso anno solo in Sardegna una cinquantina di pazienti in attesa di trapianto sono deceduti senza poter nemmeno tentare un intervento salvavita proprio per carenza di organi disponibili.

Di queste problematiche si parlerà oggi nel convegno, al quale prenderanno parte gli alunni delle classi quarte e quinte degli istituti Fermi e Segni ma anche il pubblico interessato che riuscisse a trovare posto nel piccolo teatro Oriana Fallaci. Relatori del convegno saranno il primario del centro trapianti di Cagliari Fausto Zamboni, le dottoresse specialiste del day ospital trapianti fegato Maria Rosaria Piras e Laura Mameli, la responsabile della rianimazione dell’ospedale di Nuoro Pierina Ticca. Il saluto del Comune, che patrocina l’evento, sarà portato dall’assessore all’Istruzione Giuseppina Sanna.

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