La Nuova Sardegna

Sassari

Il percorso difficile ma non impossibile per diventare notaio

Egregi notai, mi rivolgo direttamente a voi per sapere cosa bisogna fare per diventare notaio? È vero che il concorso è proibitivo? E se uno lo vince, ha la certezza di poter aprire uno studio dove...

23 marzo 2016
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Egregi notai, mi rivolgo direttamente a voi per sapere cosa bisogna fare per diventare notaio? È vero che il concorso è proibitivo? E se uno lo vince, ha la certezza di poter aprire uno studio dove vuole?

Per conseguire il titolo di Notaio è necessaria la laurea in Giurisprudenza, compiere 18 mesi di tirocinio in uno studio notarile e superare il concorso pubblico nazionale. La delicatezza della pubblica funzione affidata dallo Stato ai Notai, cioé vigilare con imparzialità competenza e incorruttibilità sul corretto andamento delle contrattazioni e sulla certezza e affidabilità dei diritti, delle proprietà e delle società, comporta che il concorso pubblico sia molto selettivo e per superarlo occorrano approfonditi studi specialistici che vanno molto al di là di quelli richiesti per la laurea universitaria. Inoltre lo Stato non potrebbe mantenere un efficace controllo sull’operato dei Notai se questi non fossero in numero programmato ed inquadrati in Distretti sparsi per tutto il territorio della Repubblica.

Per questo motivo, con il superamento del Concorso, ciascun Notaio non consegue una “abilitazione” (come gli avvocati), ma il diritto a che gli sia assegnata una sede tra quelle predeterminate dallo Stato (come i magistrati). il notaio può scegliere la sede (in base a una graduatoria) tra quelle disponibili, ma non può aprire lo studio dove vuole o dove è per lui economicamente più conveniente, bensì dove, in base alle esigenze dei cittadini (quindi anche in territori “disagiati”) lo Stato ritiene vi sia necessità di una o più sedi notarili. È un concorso difficile, ma non proibitivo ed esistono scuole di specializzazione, sia private - a pagamento - sia gestite direttamente dal Notariato alle quali si accede con una modica tassa di iscrizione.

Il Concorso, che viene bandito annualmente, consiste in tre prove scritte, di diritto civile, commerciale e successorio ed una prova orale che, oltre sulle medesime materie, verte sul diritto tributario e sull’ordinamento del Notariato e Archivi. La Commissione Esaminatrice è composta da 9 magistrati, 6 professori universitari e 9 Notai.(Ufficio studi Consiglio notarile)

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