La Nuova Sardegna

Sassari

Rissa nel centro migranti, sette arresti

di Gianni Bazzoni
Rissa nel centro migranti, sette arresti

L’intervento dei carabinieri ha evitato la tragedia nella struttura “Il Vivaio”: uno dei feriti ha perso il lobo di un orecchio

23 marzo 2016
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SASSARI. Tensioni e sospetti alimentati da una convivenza difficile. E a volte basta niente, anche un pacco di riso sparito o la presunta “agevolazione” di un gruppo rispetto a un altro nella distribuzione dei pasti e la situazione degenera.

Così è accaduto lunedì sera a Sorso, nel centro di accoglienza migranti “Il Vivaio”, in località Serra Longa. La rissa scoppiata tra un gruppo di extracomunitari ospiti della struttura non è finita in tragedia solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della stazione di Sorso (che hanno avuto necessità anche del contributo dei colleghi della compagnia di Porto Torres). Alla fine sette persone sono state arrestate: sono tutti giovani, originari della Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana e Mali. A loro sono stati contestati i reati di rissa aggravata e lesioni gravi. Un paio dei fermati hanno avuto necessità di cure e sono stati accompagnati in ospedale: il più grave ha perso il lobo di un orecchio - mozzato con un morso - mentre l’altro ha problemi ad un occhio ed è stato sottoposto ad accertamenti in ospedale prima del trasferimento nel carcere di Bancali, dove sono stati rinchiusi anche gli altri cinque arrestati.

I primi problemi sono cominciati intorno alle 19,30: alcuni ospiti - secondo quanto accertato dai carabinieri, guidati dal maresciallo Alessandro Masala - hanno iniziato a litigare per la sparizione di alcuni pacchi di riso che, dopo una breve ricerca, sono stati trovati nascosti. La situazione sembrava dunque risolta. Invece, all’ora di cena, nuove discussioni e liti, questa volta sulla quantità e la bontà del mangiare. In pratica, alcuni ospiti della struttura avrebbero accusato gli addetti alla cucina di avere cucinato bene solo per quelli della loro etnia, premiandoli anche con quantità superiori. Un atteggiamento che non sarebbe stato gradito e, sommato ad altre criticità, avrebbe fatto scattare lo scontro. É stato il mediatore culturale a dare l’allarme con una chiamata al 112 per la denuncia di una violenta rissa in corso. Quando i militari della stazione di Sorso sono giunti sul posto hanno accertato che il gruppo coinvolto nella rissa si era armato di bastoni, mattoni, coltelli e una sega dentata. Gravi i danni agli arredi del centro di accoglienza. Solo il deciso intervento dei carabinieri ha consentito di riportare la situazione alla normalità: alcuni degli ospiti si erano rifugiati nella stanze, chiudendosi a chiave. Gli addetti e il mediatore culturale, purtroppo, non avevano potuto fare granché per arginare la violenta rissa.

Gli accertamenti dei carabinieri hanno permesso di ricostruire la dinamica degli eventi e capire le cause che hanno originato la rissa. I sette arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Bancali in attesa dell’udienza di convalida.

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