Anche la Marina di Sorso entra fra i litorali urbani
SORSO. Platamona e la marina di Sorso saranno inserite tra i litorali urbani. Lo annuncia il consigliere regionale Roberto Desini, dopo aver ricevuto rassicurazioni dall’assessore all’Urbanistica. Il...
SORSO. Platamona e la marina di Sorso saranno inserite tra i litorali urbani. Lo annuncia il consigliere regionale Roberto Desini, dopo aver ricevuto rassicurazioni dall’assessore all’Urbanistica. Il passaggio avverrà con la modifica della legge urbanistica. «L’assessore Cristiano Erriu ha garantito la disponibilità dell’esecutivo», annuncia il consigliere regionale nonché sindaco di Sennori. Nei giorni scorsi, la giunta regionale ha individuato 25 litorali urbani dove, in presenza di un Piano di utilizzo dei litorali approvato, i servizi alla balneazione potranno funzionare 12 mesi l’anno escludendo Platamona e la Marina di Sorso. Roberto Desini, presidente del gruppo Sovranità, democrazia e lavoro in consiglio regionale, non nasconde la delusione per la decisione della giunta, ma, dopo un colloquio con l’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, si dice ottimista. «L’assessore - spiega Desini - ha garantito che si tratta dunque di un’esclusione momentanea, dettata dalle norme urbanistiche attualmente in vigore. Accogliamo le parole dell’assessore come un impegno». Già nel settembre 2015, il consigliere regionale sennorese aveva inviato una lettera all’assessore Erriu e alla quarta commissione consiliare, evidenziando i motivi per cui Platamona e la Marina di Sorso devono essere inserite a pieno titolo nell’elenco dei litorali urbani riconosciuti dalla Regione. «Il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi attesta la presenza, sul litorale in questione, di numerosi edifici e infrastrutture che, per le loro caratteristiche, non possono non aver intaccato l’originaria conformazione naturale dei luoghi, nonché una frequentazione degli stessi durante tutto l’anno. E per ricevere il titolo di litorale urbano deve verificarsi la sussistenza di entrambi i criteri, oltre a quello sul bacino potenziale di utenza, oggi fissato dalla giunta regionale a più di 15mila abitanti. (s.s.)