La Nuova Sardegna

Sassari

Pasquetta a Platamona, il regno della desolazione

Pasquetta a Platamona, il regno della desolazione

Rotonda semi deserta e poca gente in pineta: funzionano lo stagno e i ristoranti

29 marzo 2016
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SASSARI. Quanto a desolazione e tristezza quella targata 2016 è una Pasquetta da record. Non c’era nemmeno l’alibi della pioggia e del freddo. È proprio una questione di disaffezione e di inesorabile divorzio tra sassaresi, sorsesi e litorale di Platamona.

Basta fare qualche chilometro lungo la litoranea per capire che tutto è cambiato. Non ci sono le file di auto ai bordi della pineta, ma giusto qualche vettura sparsa qua e là. E anche quel proliferare di graticole in mezzo alla vegetazione è un folcloristico ricordo. Giusto nei grandi spiazzi all’interno della pineta si vedono i tradizionali segnali di fumo. Nei pressi del quinto pettine c’è un po’ di vita, ma niente a che vedere con gli spuntini all’aria aperta che attecchivano in ogni angolo. E anche le tende e le partite di pallone languono tristemente.

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Insomma la pineta di Platamona e anche la spiaggia ha perso definitivamente il suo appeal. E i segnali lanciati dalla Pasquetta sono significativi, perché in fondo si tratta dell’apertura ufficiale della stagione turistica.

Il problema è che la parola turismo da queste parte suona come una presa in giro. Con ciò che rimane del Lido di Platamona, Rotonda e Lido Iride anche la solita passeggiata lungo la spiaggia, solo per il gusto di vedere il mare o assaporare un gelato, non ha più senso. E infatti alla Rotonda mutilata ieri sono andati giusto quattro gatti. A offrire un minimo di servizi giusto la gelateria Ernesto, un chiosco mobile per i panini, e due bancarelle con palloncini e oggetti vari. Il vero punto di ritrovo è stato lo spazio attrezzato del lo stagno di Platamona. Tavolini, passerelle per le passeggiate, possibilità di consumare un pranzo al sacco, e un minimo di confort hanno fatto la differenza. E questo è indicativo di quanto contino i servizi per orientare le scelte. Tanto è vero che alla fine, chi ha fatto gli affari, sono i ristoranti posizionati lungo la litoranea o nei pettini che hanno riempito i tavoli grazie a un buon menù confezionato per la Pasquetta. Per il resto la gente ha preferito una toccata e fuga da Platamona, portandosi dietro un senso di fastisio e tristezza. (lu.so.)

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