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Permessi minerari, alta tensione in consiglio comunale

OSSI. Si è impantanata tra i garbugli delle formalità la mozione proposta al consiglio comunale dal gruppo di opposizione “Insieme per Ossi” sulla revoca delle delibere 83 e 84 sui permessi minerari...

29 marzo 2016
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OSSI. Si è impantanata tra i garbugli delle formalità la mozione proposta al consiglio comunale dal gruppo di opposizione “Insieme per Ossi” sulla revoca delle delibere 83 e 84 sui permessi minerari “Corte ’e Lottene” e “Calchinadas”, già approvate a novembre 2015.

Il cavillo è nato dall’ambiguità della sua formulazione. Il sindaco Serra, presidente dell’assemblea, ha ritenuto che, se discussa e votata in via preliminare, avrebbe di fatto impedito o condizionato a sua volta l’esame delle proposte di revoca. Il confronto è andato su di giri tra chi evidenziava che la forma è anche sostanza e quindi va rispettata e chi invece affermava che la sostanza si identificava con la discussione e la votazione separata delle due delibere contestate. Un dialogo tra sordi, che alla fine ha trovato una via di fuga nella decisione salomonicamente unanime di portarle in discussione con due punti diversi all’ordine del giorno della prossima seduta di consiglio.

Intanto, mentre l’iter della richiesta di permesso minerario avanzata dalla Maffei Sarda Silicati prosegue nelle sedi dovute, l’argomento che sembrava sepolto dal parere favorevole del consiglio, torna in rianimazione, alimentato da discussioni, confronti e approfondimenti all’interno della stessa maggioranza. Diversi consiglieri sarebbero combattuti tra la necessità di salvaguardare la compattezza del gruppo e il peso di una decisione che potrebbe segnare il destino di una fetta importante del territorio, ricco di testimonianze storiche e archeologiche e ricco anche di colture pregiate.

A complicare il dibattito anche il fatto che negli altri comuni dell’Isola che si trovano ad affrontare analogo problema l’atteggiamento che sta emergendo è quello di un no netto e deciso al sacrificio di nuove fette di territorio. Del resto questa è stata la posizione del vicino comune di Cargeghe che, interessato con Ossi al permesso di “Corte ’e Lottene, ha dato un parere decisamente contrario.

Della questione sembra, comunque, si voglia ora investire (come previsto dallo statuto comunale) la commissione permanente alla Cultura e all’Ambiente, prima che l’argomento ritorni in consiglio. La decisione già presa potrebbe quindi non essere quella definitiva.

Pietro Simula

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