La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari: musica alta e balli abusivi, sanzionati circoli e bar

Sassari: musica alta e balli abusivi, sanzionati circoli e bar

Attività congiunta di polizia municipale e Siae in numerosi locali cittadini. Multe da cinquemila euro e denunce ai gestori per disturbo della quiete pubblica

29 marzo 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sanzione da cinquemila euro a un circolo privato che somministrava alimenti e bevande senza avere la necessaria autorizzazione, una denuncia per disturbo della quiete pubblica a carico del presidente di un circolo privato. Nel sotterraneo di un altro locale è stata bloccata una serata di danza abusiva.

È il bilancio di un’intensa attività degli uomini del servizio operativo speciale della polizia municipale di Sassari. Un’operazione congiunta con la Siae che, da parte sua, ha accertato il mancato pagamento dei diritti d’autore emettendo una sanzione da mille euro in un bar per la musica oltre la mezzanotte e cinquecento euro per l’assenza della valutazione di impatto acustico sempre al bar.

Il servizio operativo ha intensificato i controlli «per dare una risposta alle svariate chiamate di cittadini esasperati per il disturbo prodotto dai numerosi locali». Con l’utilizzo di agenti in borghese insieme agli ispettori della Siae di Sassari sono stati controllati numerosi locali tra circoli privati, pubblici esercizi e ristoranti. Con il fonometro in dotazione al comando della polizia municipale sono state effettuate misurazioni su delega della Procura della Repubblica, per quantificare il rumore prodotto. Numerose le irregolarità riscontrate e per questo sono stati redatti verbali di sanzioni amministrative sia per la violazione dell’ordinanza sindacale n. 46/2006 che all’articolo 12 impone la cessazione della musica e dell’attività di intrattenimento a mezzanotte, nonché l’assenza del certificato di valutazione di impatto acustico obbligatorio per le attività rumorose. «I gestori infatti devono sapere che se il rumore prodotto dalla loro attività è percepibile in maniera fastidiosa nelle abitazioni private sono perseguibili per il reato previsto dall’art 659 del codice penale (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone)». Articolo che punisce «chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro».

La polizia municipale chiarisce: «Non siamo contrari alla musica, anzi, guai se mancasse, ma basterebbe davvero poco per non disturbare gli altri: tenere i volumi un po’ più bassi. I gestori dovrebbero sensibilizzare i propri clienti al rispetto di chi vuole godere del diritto al riposo all’interno delle proprie abitazioni. Bisogna ricordarsi che molte persone lavorano al mattino anche nei fine settimana». (na.co.)

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative