La Nuova Sardegna

Sassari

Il Tar mette fine alla guerra dentro l’Aci

Il Tar mette fine alla guerra dentro l’Aci

Il ricorso delle liste escluse dichiarato improcedibile: le elezioni si faranno il 30 aprile e ci saranno tutti

30 marzo 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Finalmente si può procedere a regolari elezioni che si svolgeranno il 29 e 30 aprile prossimo». Così il presidente dell’Aci Stefano Mario Mundula, che commenta con soddisfazione la sentenza del Tar depositata lo scorso 24 marzo che mette fine (o dovrebbe a scanso di ulteriori ricorsi) alla guerra in atto sulle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo del Club di Sassari.

A scontrarsi, da una parte gli uscenti, guidati dal presidente Stefano Mario Mundula, dal suo vice Francesco Corgiolu e dai consiglieri Luigi Carta, Erasmo Meloni e Peppino Pinna, e dall’altra la cordata di cui fanno parte Sandra Calvi, Francesco Fresu, Pierpaolo Musina, Alberto Sini e Giovanni Battista Bertolotti.

Uno scontro iniziato ad agosto, con le liste che si opponevano a Mundula escluse in un primo momento, che ricorrevano al Tar. Innescando una lunga serie di sospensive e rinvii del voto che adesso sembrano definitivamente chiusi con il Tar che spiega che non c’è più motivo di andare avanti con lo scontro visto che le liste escluse nel mentre sono state riammesse dallo stesso consiglio direttivo e dichiara improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

Interesse che invece intorno al futuro dell’Aci sassarse rimane altissimo: in città, in sostituzione di Mario Nonne, è stato inviato dall’Aci nazionale un nuovo direttore, Franco D’Amico, che ha sovrainteso e certificato la correttezza del procedimento adottato. Il tutto con la proposta di commissariamento dell’ente di Viale Adua, atto dovuto da parte del consiglio nazionale dell’Aci Italia al ministro competente per la scadenza dei termini di “prorogatio” della dirigenza dell’Aci sassarese, che rimane comunque sul tavolo se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto.

Ora, il 29 aprile in prima convocazione (sarà necessario avere il 50% degli aventi diritto al voto) e in seconda e definitiva il giorno seguente 30 (si voterà a nella sede Aci di Viale Adua a Sassari e al Comune di Bono, dalle 15,30 alle 19,30), si cercherà di scrivere la parola fine a questa intricata vicenda che, comunque vada, lascerà strascichi polemici nel mondo Aci e dell’automobilismo sportivo sardo per ancora un po’ di tempo.

«Alle elezioni ci saranno i due schieramenti come aveva deciso già precedentemente, prima per marzo e poi per questo fine aprile, il nostro consiglio direttivo - dice il presidente Mundula, che continua- ci conforta il fatto che il Tar abbia riconosciuto che tutto il procedimento che abbiamo seguito per indire le elezioni sia stato più che legittimo. Per quanto riguarda i votanti potranno esprimere il loro voto i soci che erano in regola con il tesseramento al 25 agosto scorso come avevamo precedentemente stabilito al momento di indire la prima data delle elezioni. Il nazionale è stato informato di tutto quanto ed ha condiviso, per bocca del presidente Sticchi Damiani, le nostre scelte».

Roberto Spezzigu

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative