La Nuova Sardegna

Sassari

Rifiuti ospedalieri in una discarica abusiva

Risalirebbero a circa 30 anni fa, la scoperta è stata fatta dai carabinieri del Noe in un terreno a Caniga

07 aprile 2016
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SASSARI. Una discarica di rifiuti speciali - in particolare materiale ospedaliero che risalirebbe alla fine degli anni Ottanta - è stata scoperta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico che hanno messo sotto sequestro un terreno di circa due ettari, in località “Troppu Ilde”, vicino a Caniga.

I militari sono intervenuti su disposizione della procura della Repubblica di Sassari, dopo che una verifica degli agenti della stazione del Coro forestale aveva permesso di valutare la presenza di rifiuti con rischio di possibile inquinamento radioattivo.

I carabinieri del Noe hanno agito con la collaborazione del gruppo operativo mobile e del Nucleo Nbcr (che si occupa appunto di inquinamento chimico e batteriologico) dei vigili del fuoco. Sono stati compiuti diversi scavi (una decina i saggi eseguiti nel terreno) che hanno permesso di scoprire soprattutto materiale in vetro di provenienza ospedaliera e sanitaria. In particolare: ampolle, fiale, flebo e altri presidi.

Dopo i primi accertamenti - e in attesa della definizione dell’attività investigativa - i militari del Noe hanno ipotizzato che i rifiuti siano stati abbandonati abusivamente nel terreno vicino a Caniga (di proprietà di due anziane signore che vivono fuori dalla Sardegna, una a Torino e l’altra a Roma, ignare dell’accaduto) in un periodo compreso tra il 1975 e il 1982. In quegli anni, infatti, il terreno sarebbe stato utilizzato come discarica abusiva da parte di alcune strutture sanitarie e dalle persone incaricate dello smaltimento dei rifiuti speciali. Ora le indagini proseguono per accertare le eventuali responsabilità (cosa non semplice a distanza di tanti anni) di chi ha trasformato quel terreno che le due donne hanno avuto in eredità in una discarica. Intanto l’area è stata sequestrata.

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