La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, il ministro Delrio sblocca 30 milioni per lo scalo

di Gianni Bazzoni
Porto Torres, il ministro Delrio sblocca 30 milioni per lo scalo

Via libera al progetto dell’antemurale di ponente dopo le richieste dei senatori Pd: i lavori entro sei mesi

08 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Forse è cominciata una inversione di rotta per il porto del nord Sardegna dopo lunghi anni di difficoltà, tagli e silenziosi abbandoni. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha svincolato l’investimento da 30milioni di euro che servono per realizzare un’opera fondamentale come l’antemurale di ponente. E questa volta - viste anche le vaghe promesse del passato che hanno attraversato più governi - c’è anche un punto fermo relativo all’inizio dei lavori: partiranno entro sei mesi, quindi prima della fine dell’estate.

Il ministro Delrio ha risposto con un documento ufficiale all’interrogazione presentata dai senatori sardi del Partito democratico Silvio Lai, Ignazio Angioni, Giuseppe Luigi Cucca e Luigi Manconi, oltre che dal capogruppo in commissione Trasporti, il livornese Marco Filippi.

«Una notizia positiva – ha detto ieri il senatore Silvio Lai, primo firmatario dell’interrogazione – perché dopo una lunga attesa l'intervento potrà partire in tempi rapidi, finalmente sbloccato dopo una rincorsa che è durata molti anni».

Se davvero il ministro manterrà gli impegni, specie per quanto riguarda i tempi di attuazione, il porto di Porto Torres può cominciare a guardare con più ottimismo al futuro.

Il prolungamento dell'antemurale di ponente è un'opera di fondamentale importanza perché una volta completato renderà agevole l'entrata e l'uscita delle navi, riducendo l'agitazione ondosa nell'avamporto e nel porto interno.

Per la realizzazione dell’opera erano stati stanziati circa 30 milioni di euro con un finanziamento chiesto e ottenuto dall'allora sindaco Luciano Mura. E da quel momento era iniziato il lungo e complesso iter che ora si avvia a conclusione.

«Il ministero – sottolineano i senatori firmatari dell’interrogazione – ci ha informato che una volta completata l'istruttoria della commissione tecnica per la verifica dell'impatto ambientale si potrà procedere con l'elaborazione del progetto esecutivo e subito dopo potranno essere avviati gli interventi, sempre che il ministero dell'Ambiente non decida di sottoporre il progetto alla Valutazione di impatto ambientale. La verifica di assoggettabilità alla Via è stata sospesa per 90 giorni per consentire la campagna archeologica richiesta dal Ministero dei Beni culturali e dalla Soprintendenza, dato l'alto valore storico del sito turritano. Siamo già nella fase finale e con questo si completa ogni controllo statale e regionale».

Rispetto al passato, ora sarà necessario fissare un preciso e vincolante cronoprogramma dell'intervento, sia per affrettare il completamento di un'opera così importante, sia per impedire o limitare al massimo i possibili disagi agli operatori del porto nel periodo di esecuzione.

«E infine – conclude Lai – confidiamo che l'Autorità portuale possa cogliere l'occasione dell'apertura di questo cantiere per avviare un'approfondita analisi dei fondali del porto, in modo da individuare l'eventuale esigenza di ulteriori possibili azioni che rendano ancora più competitivo lo scalo, consentendo l'approdo in sicurezza di qualunque tipo di nave».

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative