La Nuova Sardegna

Sassari

Invasi a regime, ora si può dare il via alla stagione irrigua

di Barbara Mastino
Invasi a regime, ora si può dare il via alla stagione irrigua

Il lago sul Lerno ha raggiunto i 34 milioni di metri cubi Portati a termine i lavori di manutenzione alle condotte

16 aprile 2016
3 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Tutto pronto per l’inizio della stagione irrigua nella Piana di Chilivani, dove in questi giorni il Consorzio di bonifica del nord Sardegna ha attivato le procedure affinché l’acqua proveniente dall’invaso sul fiume Lerno di Pattada possa sgorgare nuovamente nella rete consortile. L’emergenza idrica è quindi definitivamente terminata, come annuncia il presidente Diego Pinna, e nei tempi prestabiliti si potrà nuovamente dare il via alle irrigazioni. L’erogazione dell’acqua, come si sa, era stata interrotta a gennaio a causa della pesante crisi siccitosa che aveva portato il lago di Pattada ai minimi storici, con la presenza di poco più di 13 milioni di metri cubi. Un disagio al quale si era parzialmente sopperito con l’utilizzo dell’acqua degli acquedotti rurali che coprono circa il 50 per cento del territorio consortile. Le abbondanti piogge cadute in seguito, soprattutto a marzo, però, avevano consentito di riempire di nuovo l’invaso, che attualmente ospita i consueti 34 milioni di metri cubi.

Nel frattempo sono stati eseguiti importanti lavori di manutenzione alle condotte di adduzione, alle vasche di Tramentu e San Lorenzo e alla rete di distribuzione. «La soddisfazione è tanta», dice il presidente Diego Pinna, che annuncia che «a breve i nostri consorziati potranno usufruire dell’importante risorsa, programmando al meglio la stagione. Certamente – continua – all’inizio dell’anno le preoccupazioni erano tante, viste le scarse risorse presenti nel lago Lerno che mettevano a rischio la stagione irrigua e anche l’uso civile. Per fortuna il pericolo ora è scongiurato, ma non possiamo abbassare la guardia». Il presidente del Consorzio non ha nessuna intenzione di abbandonare le battaglie dei mesi scorsi: in particolare la richiesta di riportare l’invaso di Pattada alla sua reale capacità collaudata al momento della sua costruzione, vale a dire 74 milioni di metri cubi. Ci si continuerà poi a battere per la creazione di forme alternative di approvvigionamento, come quelle provenienti dal lago Coghinas. Un’opera che, come spiega Pinna, «essendo il lago proprio a ridosso della piana di Chilivani comporterebbe costi di realizzazione non ingenti. Questo intervento, che peraltro è già stato studiato – dice ancora il presidente Pinna –, si rende necessario soprattutto perché la diga di monte Lerno, rispetto all’origine, ha subito un radicale mutamento nella sua destinazione d’uso che da solo uso agricolo è stato trasformato in multisettoriale».

Nel frattempo il Consorzio è impegnato anche nel recupero di somme tramite il tentativo di chiusura di alcune vertenze e la riscossione dei ruoli pregressi (circa un milione di euro ) e ha richiesto alla Regione di abbattere ulteriormente i costi a carico dei consorziati. I ruoli versati nel consorzio del nord Sardegna, ricorda il presidente, sono tra i più bassi dell’isola, «ma onestamente – aggiunge – non so per quanto tempo riusciremo a tenere un livello così basso, soprattutto a causa della riduzione dei contributi regionali».

In Primo Piano
Il funerale

A Ittiri lacrime e rombo di motori per l’ultimo saluto a Sebastiano Pasquarelli

di Luca Fiori
Le nostre iniziative