La Nuova Sardegna

Sassari

Motociclista di 28 anni di Porto Torres muore sulla Alghero-Bosa

di Gian Mario Sias
Motociclista di 28 anni di Porto Torres muore sulla Alghero-Bosa

Roberto Casu, di Porto Torres, era alla guida di una Yamaha 1000. Lascia la compagna e un bambino di otto mesi

18 aprile 2016
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ALGHERO. Tradito da una delle sue passioni più grandi, i motori. Un incidente banale, una tragica fatalità. Nessuna imprudenza, nessuna corsa folle. Una distrazione, o più probabilmente un attimo di esitazione che gli è costato la vita. Roberto Casu, 28 anni, di Porto Torres, ieri ha perso il controllo della sua moto proprio al momento di affrontare la curva. È finito fuori strada, ha battuto col casco sulla grata d’acciaio per lo scolo dell’acqua piovana ed è morto sul colpo. Teatro del drammatico incidente avvenuto ieri poco dopo mezzogiorno è la strada provinciale 105, la panoramica che collega Alghero e Bosa.

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Il giovane si trovava nei paraggi della spiaggia della Speranza, nel territorio comunale di Villanova Monteleone. Roberto Casu aveva approfittato della bellissima giornata per fare un giro in moto. Niente di impegnativo, giusto qualche chilometro in compagnia degli amici. Sei o sette moto in tutto, equipaggiamento da passeggio, obiettivo Bosa e ritorno. Ma sulla strada del ritorno la tragedia, inspiegabile e apparentemente banale, troppo banale per costare la vita di un ragazzo mite, benvoluto da tutti, a iniziare dalla sua compagna, dal figlioletto di otto mesi e dalla sua numerosissima famiglia. Roberto era infatti il penultimo di sei figli, quattro uomini e due donne. Una comunità devastata da un dolore inatteso, enorme, ma protetta dall’affetto degli amici, tantissimi, che per tutto il giorno sono andati e venuti dalla casa natale di Serra Li Pozzi, quartiere residenziale di Porto Torres.

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Roberto Casu è appassionato di motori da sempre, e da almeno sei anni la moto era diventata uno dei suoi passatempi preferiti. Ieri viaggiava alla guida della Yamaha Racing 1000 blu e bianca che aveva da qualche mese. Ne andava orgoglioso, la foto di quel bolide l’aveva scelta anche come immagine di copertina del suo profilo facebook. Secondo la polizia stradale di Sassari, sul luogo dell’incidente, a 150 metri dall’ingresso della Speranza, non c’è alcun segno di frenata. Roberto Casu ha perso l’equilibrio, semplicemente. Ma per sfortuna ha sbattuto proprio contro quella grata circondata da un cordolo di cemento. La curva a sinistra arrivava dopo una leggera discesa, ma tanto le testimonianze quanto i rilievi effettuati confermerebbero che la velocità non c’entra niente con quel che è accaduto. Il corpo dello sfortunato centauro è stato trasferito all’Istituto di Medicina legale dell’Università di Sassari, a disposizione dell’autorità giudiziaria, ma con ogni probabilità già oggi sarà restituito ai familiari. Subito dopo l’incidente, sul posto sono arrivati anche uno dei fratelli e il cognato. Insieme a loro tantissimi amici e amiche che non sono riusciti a capacitarsi di una tragedia così assurda.

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