Pattada, riscoperti i tesori enogastronomici
Successo della manifestazione “Abbuconizos e binu” con migliaia di persone nel centro del paese
PATTADA. Buona la prima per i pattadesi che sabato scorso hanno trasformato il paese in una grande mostra tra le cantine e gli stand in tutte le vie del centro storico.
“ Abbuconizos e binu” (assaggi e vino), prima manifestazione enogastronomica promossa dall’amministrazione comunale assieme alla Pro loco Lerron, ha riscosso un grande successo: circa millecinquecento i calici venduti dalle associazioni del paese e dal Comune.
«Nonostante il clima avverso e i numerosi eventi in zona possiamo ritenerci più che soddisfatti della riuscita della prima edizione di Abbuconizos e binu. Secondo i primi calcoli la stima delle presenze si aggira attorno alle 1500” – è il primo commento a caldo del consigliere con delega al turismo Andrea Carboni.
Il percorso. Il viaggio enogastronomico ha compreso il centro storico del paese, passando dalle vie che si diramano da via duca d’Aosta (su soziu), passando per piazza d’Italia fino a piazza San Giovanni, dove il gruppo folk San Salvatore ha ballato fino a tarda notte. A fare da cornice i canti dei cori polifonici che hanno visitato le cantine tra gli applausi dei presenti.
Le cantine. Allestite e aperte dalle associazioni hanno attirato numerosi visitatori nonostante il freddo della sera. Su camasinu de s’enighedda, Tenores Padre Luca, Lerron, su magasinu de Massuoca, su pépianu, picciocos in chentina, sa chentina de s’associazione ippica, su folklore e s’istallitta sono le nove cantine dove è stato possibile assaggiare i piatti tipici.
Per una sera “sos camasinos” hanno ripreso luce e vita, facendo conoscere a tutti i loro antichi interni.
I piatti tipici. Sa piscadura, sos maccarrones a battoro poddighes, la focacce, la trippa, le carni, di pecora, cinghiale e porcetto, il carasau con ricotta, miele e noci, sono stati protagonisti indiscussi delle cantine accompagnati, ovviamente, dal buon vino bianco e rosso. «Doveroso da parte nostra ringraziare i partecipanti ma soprattutto la Pro loco Lerron, le associazioni sportive e culturali del nostro “piccolo grande” centro, tutte le attività e i bar che hanno aderito a questo progetto e ogni singola persona che ha sfidato le intemperie per conoscere il binomio cultura e tradizione – ha dichiarato Carboni –. Speriamo che Abbuconizos e binu possa diventare una tappa fondamentale per chi vuole conoscere sapori e costumi della nostra terra. Sono tante le cose che andrebbero perfezionate, ma sono sicuro che con l'impegno di tutti ci sia la possibilità concreta che ciò avvenga».
Elena Corveddu