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Festa con ex premier per una famiglia da 70 anni in Belgio

Festa con ex premier per una famiglia da 70 anni in Belgio

CHIARAMONTI. I primi della famiglia vi arrivarono nel 1946. Oggi a portare il cognome Soddu in Belgio sono centinaia. Le persone che discendono da quell’unico ceppo familiare, emigrato nel Borinage...

12 maggio 2016
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CHIARAMONTI. I primi della famiglia vi arrivarono nel 1946. Oggi a portare il cognome Soddu in Belgio sono centinaia. Le persone che discendono da quell’unico ceppo familiare, emigrato nel Borinage per lavorare in miniera, sono oggi oltre 250. C’è anche la piccola Eleonora, nata in Belgio, ma che alla domanda «di dove sei?» risponde «di Chiaramonti».

Settant’anni di emigrazione con Chiaramonti nel cuore che la famiglia Soddu, con i fratelli Ottavio e Mario e il loro cugino Elio hanno voluto ricordare e festeggiare assieme a una delegazione di chiaramontesi a dimostrazione del saldissimo legame con il paese d’origine. Così nei giorni scorsi il sindaco di Chiaramonti Marco Pischedda, il vicesindaco Salvatore Mannoni, il consigliere regionale Alessandro Unali assieme al cantautore Franco Sechi, al coro de Tzaramonte e altri compaesani sono partiti alla volta di Mons per ritrovarsi con la famiglia Soddu e ricordare soprattutto la storia di fatica e di sudore dei loro primi emigrati: Antonio, Gavinuccio e Ferdinando.

All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Mons, ed ex premier belga, Elio Di Rupo e il gruppo folk belga “Su Nuraghe”. Tutti hanno partecipato alla veglia del 1° maggio tra ricordi ed emozioni con l’artista Franco Sechi che ha cantato «Innu sardu» e la sua «Loin» dedicata agli emigrati sardi che hanno lavorato in miniera. I due sindaci hanno suggellato l’incontro con lo scambio di doni. Il sindaco Pischedda ha ringraziato gli «ambasciatori» sardi e chiaramontesi in Belgio per rappresentare con orgoglio il paese all’estero. I fratelli Mario e Ottavio e il cugino Elio hanno raccontato le loro esperienze. Una storia di integrazione pienamente compiuta: ora i Soddu si ritrovano a ricoprire un po’ tutti i ruoli della società del paese dove vivono.

Letizia Villa

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