Monumenti aperti, a Porto Torres quasi 16mila visite
PORTO TORRES. Come un rito collettivo che si rinnova. Un immergersi nella cultura, nella bellezza della città dimenticando, per un giorno, problemi e polemiche. Questo è stata la duegiorni turritana...
PORTO TORRES. Come un rito collettivo che si rinnova. Un immergersi nella cultura, nella bellezza della città dimenticando, per un giorno, problemi e polemiche. Questo è stata la duegiorni turritana di Monumenti Aperti. Bambini e ragazzi in veste di guide, centinaia di flash, post e condivisioni sui social network per i ventinove monumenti cittadini, commenti entusiasti degli avventori sulle visite guidate condotte dagli studenti, alcuni dei quali hanno impreziosito la visita indossando, nell’area archeologica, costumi d’epoca romana e in generale, fornendo un tocco di allegria, soprattutto i più piccoli, alle guide condotte con maestria.
La manifestazione ha inoltre ricevuto un apporto inestimabile dal gran numero di volontari, studenti, singoli e associazioni, un migliaio almeno, che hanno curato visite e logistica nei vari siti. Sono state ben 15.602 le presenze registrate nei siti alle 18.30, nonostante la contemporaneità con la Cavalcata Sarda e la splendida giornata di sole che ha invogliato molti ad affollare le spiagge cittadine, Balai in primis.
Prevedibilmente, come sempre è stata l’area della colonia romana di Turris Libisonis a far la parte del leone, stavolta insieme alle novità di questa edizione, la necropoli di via Libio, che aveva superato quota mille già a metà pomeriggio, impreziosita da fotografie e filmati in cui attraverso interviste ai vari protagonisti si narrava la storia dello scavo, ed il planetario del Nautico Paglietti. Numeri importanti anche per il Nuraghe Nieddu con l’ex convento gesuita e per la necropoli ipogeica di Su Crucifissu Mannu, raggiunti dai due bus navetta gratuiti messi a disposizione, e per i musei cittadini, tra cui quello del Porto con grande interesse anche per il museo dedicato alla corazzata Roma, che pure non ha avuto adeguata pubblicità nelle brochure. Tra gli avventori, anche un nutrito gruppo di visitatori proveniente da Livorno, parte dell’associazione culturale sarda Quattro Mori rappresentata dalla vicepresidente Anna Marina Acciaro, peraltro originaria di Porto Torres.
Emanuele Fancellu