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Sassari, accusato di tentato omicidio il 19enne che ha massacrato la fidanzata
Simone Niort era stato fermato e poi rilasciato dai carabinieri qualche ora prima della brutale aggressione.
SASSARI. È accusato di tentato omicidio il 19enne di Sassari arrestato sabato scorso dai carabinieri per aver picchiato la compagna con un bastone e una spranga di ferro. La vittima è ancora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale di Sassari: ha riportato fratture e contusioni in tutto il corpo dopo essere stata colpita selvaggiamente la sera verso l’ora di cena dal fidanzato, Simone Niort, inizialmente arrestato lesioni gravissime.
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Oggi il pm di Sassari titolare dell’indagine, Paolo Piras, ha deciso di procedere per tentato omicidio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sono stati i genitori della donna a chiamare il 112, dopo che Niort si era rifiutato di farli entrare in casa. Il giovane è stato poi obbligato dai militari ad aprire: la fidanzata era distesa sul letto, dolorante e col volto tumefatto per le botte ricevute. Il 19enne è stato subito ammanettato e trasferito nel carcere di Bancali. Già nel primo pomeriggio di sabato, prima del pestaggio, Niort aveva litigato con la fidanzata: al 112 era arrivata una chiamata che segnalava una lite fra una coppia in via Nurra, a Sassari. Quando la pattuglia è arrivata sul posto, la donna era già andata via.
I militari hanno trovato soltato il ragazzo, in forte stato di agitazione, a torso nudo e in costume da bagno. Alcuni testimoni hanno anche raccontato che poco prima Niort aveva minacciato con un coltello un passante che aveva cercato di riportare la calma fra i due giovani. Poichè era trascorsa la flagranza di reato - spiegano i carabinieri - il giovane è stato solo denunciato: non c’erano le condizioni per l’arresto. Il coltello è stato poi trovato per terra vicino a un cassonetto dell’immondizia e sequestrato.
Ma per quel sabato le violenze non erano finite: attorno all’ora di cena, la rabbia di Niort si è scaricata sulla compagna, probabilmente dopo l’ennesima lite.