La Nuova Sardegna

Sassari

Appalto per l’ippodromo, Pala: pronti a denunciare

di Vincenzo Garofalo
Appalto per l’ippodromo, Pala: pronti a denunciare

La società ippica diffida il Comune dal predisporre una gara per la gestione L’occasione è stata il sopralluogo della commissione comunale nella struttura

18 giugno 2016
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SASSARI. La Società ippica sassarese frena il Comune nella predisposizione della gara d’appalto per la gestione dell’Ippodromo Pinna. Lo fa con parole chiare, pacate e decise, pronunciate dal presidente della società, Peppino Pala, davanti all’assessora allo Sport, Vittoria Casu, e alla Commissione sport di Palazzo Ducale, convocata dalla presidente, Carla Fundoni, proprio all’ippodromo, per discutere della chiusura dell’impianto ai podisti. Pala approfitta della visita dei consiglieri comunali per lanciare un messaggio inequivocabile.

La giunta ha detto chiaramente che la gestione dell’ippodromo targata Società ippica sassarese, in piedi da più di cinquant’anni, è arrivata al capolinea; entro la fine dell’anno si procederà all’affidamento della struttura con una regolare gara d’appalto.

Un’intenzione ben precisa, comunicata anche per raccomandata alla Società ippica sassarese. E che Peppino Pala e soci, non hanno preso bene: «Vi ricordo che in base all’atto pubblico con cui la Regione ha ceduto l’Ippodromo Pinna al Comune di Sassari, la gestione dell’impianto sportivo deve rimanere in mano alla Società ippica sassarese», dice Pala ai consiglieri comunale, sfoggiando un self control londinese. «È scritto chiaramente sull’atto pubblico di trasferimento siglato da Regione e Comune nel 1995, ed è scritto nella delibera regionale del 1988 che precede quell’atto», continua Peppino Pala dall’alto dei suoi 75 anni.

«Quindi, io suggerisco all’amministrazione comunale di controllare bene i documenti prima di fare una qualsiasi gara d’appalto». Se la Società ippica sassarese sarà messa alla porta, pur con una gara d’appalto pubblica, il presidente annuncia battaglia: «Ho parlato con gli avvocati della Società. Nell’atto di trasferimento non è fissata nessuna scadenza per la gestione dell’impianto. È scritto che deve essere affidata a noi, in maniera perenne. Quindi, se la Società ippica non potrà più gestire l’ippodromo, noi come minimo chiederemo al Comune il pagamento di 1 milione e mezzo di euro, come risarcimento per i lavori di manutenzione straordinaria, tutti approvati dall’amministrazione comunale, che abbiamo fatto in questi anni». E la richiesta di risarcimento sarebbe solo l’inizio di una lunga battaglia. Perché Pala non ha intenzione di cedere la gestione: «È mio dovere difendere gli interessi della Società ippica sassarese, di cui sono presidente. Ci sono 123 soci che me lo chiedono e io devo rispondere a loro». E uno dei soci, anche se in uscita, è proprio il Comune di Sassari.

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