La Nuova Sardegna

Sassari

Servizi sociali, piano che vuole prevenire ogni forma di disagio

di Gavino Masia

Si interverrà soprattutto per far fronte alle povertà estreme Ma sono previsti fondi per i centri estivi e per i disabili

23 giugno 2016
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PORTO TORRES. Un piano socio-assistenziale per le annualità 2016-2017-2018 che prevede interventi non solo di mera assistenza ma anche di prevenzione del disagio quello approvato all’unanimità lunedì mattina dal consiglio comunale. Un documento che era stato presentato nelle scorse settimane durante la commissione Servizi sociali, presieduta da Paola Conticelli, che intende adottare misure che aiutino le persone a reintegrarsi e ad autodeterminarsi nella società. «Dai numeri traspaiono iniziative che si basano sulla prevenzione dei problemi – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Sebastiano Sassu –, sull'integrazione, sull’attivazione di percorsi per costruire un nuovo modello di servizio sociale: il servizio civico, per esempio, è una di queste misure, e a questo progetto sarà destinata la metà delle somme provenienti dai vari finanziamenti della linea dedicata alle Povertà estreme».

Circa 272mila euro sono provenienti dagli stanziamenti 2015, ai quali si aggiungono 63mila euro in avanzo dal 2015 e 90mila euro dall’applicazione del risparmio Irap 2014. «Il 50 per cento di queste somme sarà distribuito in cambio di lavori di pubblica utilità a favore del Comune – ha aggiunto Sassu –, dando l’opportunità alle persone di integrarsi operando in squadra e dimostrando di impegnarsi per la città in cui abitano e di sentirsi importanti e parte della nostra comunità». Il primo gruppo ha già concluso le attività, mentre il secondo gruppo sarà operativo a partire dal 28 giugno.

Disabilità psichiche. L’amministrazione ha siglato lo scorso marzo un protocollo d’intesa con l’Asl di Sassari, Dipartimento Salute mentale, e questo provvedimento consentirà un percorso concreto di riabilitazione per le persone con disabilità psichiche grazie all’inserimento lavorativo in aziende o associazioni del territorio. Si tratta anche in questo caso di una forma di assistenza mirata, una prassi che sta per essere presa come esempio anche da altri Comuni del territorio.

Centri estivi. Un finanziamento di 20mila euro per i voucher che verranno assegnati alle famiglie, in proporzione alla situazione reddituale, per la frequenza dei figli minori nei centri estivi che si trovano all'interno del territorio comunale. È un segnale di attenzione alle esigenze dei nuclei familiari, soprattutto di quei genitori che sono impegnati in attività lavorative e che hanno bisogno di fare affidamento su questo tipo di servizi.

Potenziamento servizio educativo territoriale. Lo stanziamento passa da circa 96mila a circa 104mila euro: il servizio potrà avvalersi della figura di uno psicologo, il quale dovrà seguire il percorso di valutazione delle coppie che decideranno di prendere in affidamento i minori. Con il potenziamento del servizio si vogliono ottenere sia la riduzione del numero dei minori nelle strutture comunitarie sia il ridimensionamento dei costi. Spese relative all'assistenza a minori stranieri non accompagnati.

La Regione ha riconosciuto al Comune ulteriori 27.500 euro, che vanno ad aggiungersi ai 22.500 euro concessi dal Ministero, per le spese di assistenza ai minori non accompagnati.

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