La Nuova Sardegna

Sassari

Ex lavoratori del petrolchimico in un progetto di reinserimento

di Gavino Masia
Ex lavoratori del petrolchimico in un progetto di reinserimento

L’amministrazione comunale presenterà la proposta alla Regione con l’appoggio di Sassari e Alghero I disoccupati dovrebbero essere formati per le opere di bonifica e gli interventi nel parco dell’Asinara

02 luglio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha deciso di presentare alla Regione un piano di reinserimento per i centinaia di ex lavoratori dell’indotto dello stabilimento industriale che con la chiusura degli impianti hanno perso l’occupazione. Per la proposta del Comune da inoltrare alla giunta regionale, inoltre, è stato richiesto un formale sostegno anche ai Comuni di Sassari e Alghero e alle organizzazioni sindacali. Il progetto mira a formare circa 300 ex lavoratori espulsi dal sistema produttivo nei settori in cui potrebbero nasce nuovi investimenti.

Per elaborare il piano progettuale l’amministrazione ha richiesto il supporto tecnico dell’Insar, società in house della Regione, che era stata individuata già negli anni scorsi come soggetto attuatore delle attività previste per il reinserimento degli ex lavoratori. «Gli accordi per la chimica verde sottoscritti nel 2011 - ricorda il sindaco Sean Wheeler -, che contemplavano anche la tutela dell’indotto, non hanno, purtroppo, ancora trovato una piena applicazione e circa trecento persone sono rimaste senza occupazione: nei mesi scorsi abbiamo ha voluto riattivare il tavolo con l’Insar per avere un supporto tecnico e cercare nuove possibilità di sbocco per gli ex lavoratori, ora esiste un progetto e contiamo di confrontarci quanto prima con l’assessore regionale al Lavoro per verificarne l’attuazione».

Nei giorni scorsi Wheeler e l’assessore alle Politiche sociali, Sebastiano Sassu, avevano convocato i rappresentanti dei Comuni di Sassari e Alghero e le organizzazioni sindacali per illustrare la proposta e sia gli enti locali sia il sindacato hanno comunicato di volere sostenere il progetto dando parere positivo.

«All’incontro erano presenti i rappresentanti della Femca Cisl che hanno condiviso il progetto - aggiunge Sassu - e siamo certi che ci sarà una piena condivisione anche da parte delle altre organizzazioni sindacali: l’obiettivo di tutti noi è provare a restituire speranza e dignità a quanti si sono ritrovati all’improvviso senza un lavoro e che non hanno nemmeno il paracadute degli ammortizzatori sociali».

Le attività di preparazione hanno coinvolto anche Syndial e Astaldi (capogruppo dell’Ati per le bonifiche del sito industriale di Porto Torres). Gli ambiti di intervento sono il Progetto “Nuraghe” di Syndial, le attività del Consorzio industriale, la piattaforma di riciclo dei rifiuti a Porto Torres, le attività del Parco nazionale dell’Asinara, le bonifiche da amianto previste dal Piano regionale amianto. Le iniziative del progetto - la cui cabina di regia dovrebbe essere diretta da Insar -, potranno anche prevedere una fase di creazione d’impresa al termine del percorso formativo.

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative