La Nuova Sardegna

Sassari

Esami per patenti e revisioni, è il caos alla Motorizzazione di Sassari

di Paoletta Farina
Esami per patenti e revisioni, è il caos alla Motorizzazione di Sassari

Il personale è ridotto all’osso, così sono aperti solo due sportelli con file di ore. Ma il ministero dei Trasporti tace

05 luglio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Esami per la patente di guida diradati, revisioni degli automezzi pesanti a un anno, con grave rischio per la sicurezza sulle strade, orari di apertura al pubblico ridotti. E poi file di ore agli sportelli, oramai al lumicino, con disagi e proteste da parte di utenti e operatori delle autoscuole e delle società di pratiche auto. È il caos alla Motorizzazione civile. E tutto per colpa di organici all’osso che impediscono di offrire un servizio nei tempi, e questo è il fatto più inquietante, previsti dalla legge. Con la beffa che questo quadro a tinte fosche possa ancora di più colorarsi di nero, a meno che il ministero dei Trasporti, di cui gli uffici di Caniga sono un ramo operativo, non si svegli e trovi le risorse umane per coprire il vuoto di personale. Di cui a Roma sono ben a conoscenza. Dalla direzione sono partite molte segnalazioni e richieste, della situazione è stato investito anche il prefetto. Ma tutto tace.

Personale all’osso. Gli sportelli sono solo due per un afflusso medio di trecento persone al giorno provenienti da tutta la provincia sassarese e dalla Gallura. Eppure ce ne sono numerati ben sette. Allestiti in tempi di vacche grasse: fino al 2008 , infatti, i dipendenti, tra impiegati ed esaminatori, erano 34, adesso si sono ridotti a 14. Un drastico calo del personale, perché da vent’anni i pensionati non vengono sostituiti. I tagli alla spesa varati dallo Stato significano anche questo. Il risultato è che gli impiegati in forze non riescono a soddisfare le richieste. Anche perché le pratiche vanno lavorate, non c’è solo l’attività di front office. Dopo quattro ore a contatto con gli utenti (dalle 9 a mezzogiorno), c’è da avere il capogiro. Il direttore, Marco Pes, che è il dirigente regionale della Motorizzazione, ieri, come tanti altri giorni, era impegnato alle revisioni e collaudi. C’erano persone che aspettavano dalle 7 del mattino per avere l’ok.

Le code. Facce scure e rabbia tra gli utenti in attesa, che per presentare un modulo impiegano anche due ore. Dal primo giugno, l’ultima riduzione di orario, stante i numeri del personale: si apre al pubblico solo quattro giorni invece che cinque. E così le file si allungano oltre la porta d’ingresso. Ieri mattina, solita bolgia. «Dobbiamo ritirare i moduli da compilare, e una volta compilati rimetterci in fila», diceva una signora. «Se li mettessero a disposizione ci eviteremmo questo spreco di tempo». Alla Motorizzazione dicono di averlo fatto, ma c’era chi ne prendeva a fasci. E adesso anche il numero degli stampati forniti da Roma è stato tagliato. Una donna ha mandato il marito ad acquistare la colla per allegare foto e bollettini alla domanda che deve presentare. Non c’è nemmeno un sistema “eliminacode”, è stato acquistato, ma deve essere allestito. E spesso la tensione per l’attesa e lo scavalcamento della coda da parte di qualche furbo o distratto provoca litigi e scambi di insulti.

Revisioni. È un problema che si aggiunge ai problemi. I mezzi pesanti devono essere revisionati a scadenza annuale, è una garanzia di sicurezza, e lo impone la legge. Invece gli uffici non riescono a svolgerli in tempo reale. Così la scadenza slitta praticamente di un altro anno.

Esami per le patenti di guida. Mancano gli esaminatori e quindi le sedute si stanno riducendo. Se ogni autoscuola un tempo riusciva a presentare anche cinque turni di allievi, adesso si deve accontentare di una o al massimo due date. Proprio giugno e luglio, in vista dell’estate, sono i mesi in cui tradizionalmente i diciottenni aspirano alla patente. Dovranno aspettare.

Invalidi. Per loro doppi disagi. Fino ad aprile la commissione medica dell’Asl non rilasciava i certificati per il rinnovo della patente perché doveva essere nominato dalla Regione il nuovo presidente. Ora la stessa Asl non è in grado, non essendosi accreditata per accedere al portale, di fare l’invio telematico dei certificati al ministero. Così gli invalidi devono recarsi alla Motorizzazione. E aspettare...

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative