La Nuova Sardegna

Sassari

Rapina nella casa di riposo e botte al personale, arrestato a Sassari

Rapina nella casa di riposo e botte al personale, arrestato a Sassari

In carcere un giovane di 30 anni che, dopo avere rubato denaro e gioielli nell’istituto, ha colpito con un martello un dipendente e gli ha scaraventato contro un tavolo

05 luglio 2016
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SASSARI. Alcuni giorni fa gli agenti delle volanti erano intervenuti in una casa di riposo di Sassari su richiesta del personale dipendente che aveva sorpreso un ladro. L’uomo, un trentaseienne, era riuscito a entrare dopo aver divelto una grata e spaccato una vetrata. Due giorni fa è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari firmata dal gip Antonello Spanu su richiesta del sostituto procuratore Mario Leo.

Il rapinatore, Davide Azzu, sassarese classe 1980, aveva raggiunto gli uffici della segreteria e proprio qui, dopo aver rovistato a caccia di qualcosa di interessante, si era impossessato di diverse centinaia di euro (come hanno avuto modo di accertare gli inquirenti dopo averlo fermato) e di alcuni gioielli d’oro di proprietà degli ospiti, monili che erano custoditi all’interno della struttura.

Subito dopo aver rubato soldi e gioielli, Azzu era stato scoperto da un dipendente della casa di riposo mentre si aggirava ancora all’interno della stanza e aveva tentato di fermarlo. Per riuscire a scappare il 36enne non aveva esitato a colpire l’uomo con un martello e gli aveva anche lanciato addosso un tavolino pesante e una sedia di legno procurandogli delle ferite. In questo modo si era dileguato facendo perdere le proprie tracce.

Immediatamente è partita la segnalazione alla polizia e sono scattate le indagini degli uomini della questura che, nel giro di pochi giorni, sono riusciti a individuare il rapinatore. Anche perché, durante la colluttazione con il personale della casa di riposo – che probabilmente Azzu non aveva messo in conto – aveva il volto scoperto ed è stato quindi riconosciuto da alcuni testimoni.

Nei giorni successivi, durante un sopralluogo accurato in tutta la zona gli investigatori hanno trovato altre «inequivocabili prove che hanno consentito di confermare l’identità del rapinatore», come hanno spiegato dalla questura. È stata quindi trasmessa una informativa molto dettagliata e circostanziata alla Procura della Repubblica che ha immediatamente richiesto la misura cautelare nei confronti del 36enne (che ha diversi precedenti alle spalle), disposta successivamente dal giudice per le indagini preliminari.

Azzu è stato accompagnato dagli agenti nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari con l’applicazione della sorveglianza con braccialetto elettronico. Deve rispondere dei reati di rapina impropria e lesioni personali, per via dell’aggressione violenta nei confronti del personale della casa di riposo.

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