La Nuova Sardegna

Sassari

Il riconoscimento Unesco

La rete delle Macchine a spalla rinnova il patto dopo 10 anni

La rete delle Macchine a spalla rinnova il patto dopo 10 anni

SASSARI. Mentre si avvicina la Faradda e tengono banco le polemiche sull’ingresso di due nuovi gremi (Macellai e Facchini) nella discesa dei candelieri, ecco che a Nola si è rinnovato il progetto di...

07 luglio 2016
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SASSARI. Mentre si avvicina la Faradda e tengono banco le polemiche sull’ingresso di due nuovi gremi (Macellai e Facchini) nella discesa dei candelieri, ecco che a Nola si è rinnovato il progetto di interscambio culturale tra le città della Rete delle Macchine a spalla che nel 2013 hanno ottenuto dall’Unesco il prestigioso riconoscimento di patrimonio immateriale , per studiare e promuovere le feste e i contenuti urbani e territoriali a cui sono legate. Un protocollo d’intesa presentato nella città della Festa dei Gigli che si è tenuta il 26 giugno, a dieci anni di distanza dal protocollo che venne siglato proprio nella città campana nel 2006 e che contiene le “promesse” che Nola, Sassari, Viterbo, Palmi e Gubbio per le loro feste secolari hanno voluto rinnovare, Il protocollo è stato condiviso anche dalla città di Gubbio (festa dei Ceri), parte integrante della Rete ma in attesa ancora dell'ambizioso riconoscimento. La delegazione sassarese era guidata dal sindaco Nicola Sanna, dall’assessora alle Politiche culturali Raffaella Sau, dai rappresentanti dell'Intergremio composto dal presidente Salvatore Spada del gremio dei Sarti, da Gavino Sale (Massai), da Raimondo Rizzu (Muratori) e Marco Dettori i (Macellai). Era presente la responsabile del comitato scientifico e di coordinamento della rete, Patrizia Nardi, che ha seguito il procedimento di riconoscimento della rete all'Unesco e ha proposto le modifiche alla legge sul sostegno al patrimonio culturale immateriale italiano riconosciuto dall'Unesco.

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