La Nuova Sardegna

Sassari

Dimissioni di Sassu, è polemica

di Gavino Masia
Dimissioni di Sassu, è polemica

Minoranza all’attacco: addio politico, e senza di lui per il M5S sarà ancora più difficile governare

17 luglio 2016
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PORTO TORRES. Le dimissioni irrevocabili protocollate venerdì mattina dal vicesindaco Sebastiano Sassu lasciano un vuoto amministrativo importante considerando le sue deleghe assessoriali (Personale, politiche del lavoro, protezione civile e polizia locale) e il suo carisma all’interno del M5S.

I partiti di opposizione non credono ai “motivi personali” delle sue dimissioni, e passano all’attacco per cercare di capire se questo terremoto politico possa bloccare ulteriormente l’attività amministrativa in un momento di devastante crisi economico-sociale. «È evidente che c’è difficoltà per i pentastellati a gestire l’attività amministrativa – dice Luciano Mura del Pd –, perché il vicesindaco ha svolto il suo ruolo in modo differente rispetto ai colleghi, rapportandosi in maniera corretta e puntuale anche con i componenti dell’opposizione, consapevole com’era che le difficoltà di questa città si possono affrontare solo con una visione comune. Ritengo inoltre preoccupante – aggiunge –, che un settore così importante come quello delle Finanze non abbia ancora un responsabile politico perché il sindaco non ha provveduto a nominare il sostituto di Forcillo».

Le ultime defezioni nella giunta Wheeler, secondo il consigliere di Ap Alessandro Carta, mostrano spaccature evidenti all'interno del gruppo: «Tanto che parrebbe che l’assessore Palmas abbia già pronta la lettera di dimissioni: rilevante come poi la giunta “movimento ormai senza stelle”, ancora priva di un assessore al Bilancio, sia di fatto una succursale di Sassari visto che non riescono a trovare nessuno a Porto Torres disponibile a condividere un percorso amministrativo che sta drammaticamente naufragando solo dopo dodici mesi».

A oltre un anno dall’insediamento del governo M5S, ricorda il dirigente nazionale Psd’Az Pietro Madeddu , della rivoluzione e del cambiamento tanto auspicato dai cittadini non c’è traccia: «Chi li ha preceduti ha lasciato in dote bilanci sani con ingenti risorse da programmare, non ultimo la possibilità di investire un milione di euro sugli appalti, così come previsto nell’ultimo piano triennale per gli investimenti. Per contro – continua Madeddu – ci siamo trovati con una città sporca, infestata da blatte e ratti, con i tagli alla Multiservizi che pesano sul decoro dei quartieri, con la perdita di servizi essenziali quali il giudice di Pace e il Siol: il tutto condito con una dose di arroganza e presunzione che li ha portati ad aumentare tasse e balzelli». Le dimissioni di Sassu non lasciano affatto perplessa l’ex capogruppo pentastellata Paola Conticelli: «Non credo assolutamente che siano di ordine personale, ma piuttosto tutte di carattere politico visto che qualche giorno fa ha palesato la decisione di lasciare la delega alle Politiche sociali per cederla ad un ulteriore sesto assessore. È sotto gli occhi di tutti – prosegue – il tentativo di occultate le vere problematiche interne, da ricercare solo ed esclusivamente nella grande debolezza politica di essa: nella giunta e soprattutto nel sindaco».

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