La Nuova Sardegna

Sassari

Concorso Oncologia bis, ancora perplessità

Concorso Oncologia bis, ancora perplessità

Il Tar annullò la selezione per poca trasparenza: la nuova commissione avrebbe legami con la vecchia

02 agosto 2016
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SASSARI. Dopo che il Tar ha annullato una selezione per un dottorato di ricerca in "Scienze biomediche - oncologia molecolare", giudicando il concorso per nulla trasparente , l’Università di Sassari si è data subito da fare per nominare una nuova commissione. Ma diversi dottori di ricerca, compresi alcuni che partecipano alla nuova selezione, non sono per niente entusiasti della nuova squadra di giudici. Il timore è che non sia cambiato granché rispetto ai primi componenti, visto che due membri della nuova commissione avrebbero legami con quelli della vecchia.

«Il Tar motivando la sentenza e accogliendo il ricorso della quinta classificata – spiega un dottore di ricerca – ha fatto una serie di sottolineature pesanti, evidenziando l’esistenza di rapporti privati tra il presidente della commissione e la prima classificata. Una volta che i giudici annullano il concorso e impongono all’Università di bandirne uno nuovo, mi sarei aspettato la nomina di una commissione di alto profilo e completamente slegata da qualsiasi rapporto con la precedente. E invece così non è stato». Innanzitutto tra i componenti non c’è alcun docente ordinario, ma si tratta di associati. E in secondo luogo basta digitare su Google il nome del precedente presidente e di quello appena nominato, per verificare che i due hanno scritto insieme una serie di pubblicazioni sul tumore al fegato e hanno collaborato in attività di ricerca.

«Credo che l’Università, dopo un simile inciampo, si sarebbe dovuta affrettare a scegliere una commissione che non avesse un solo legame con la precedente, proprio per fugare qualsiasi sospetto. Noi dottori di ricerca siamo molto curiosi di sapere cosa ne pensa il Rettore di questa situazione, dal momento che in diversi suo interventi ha citato e rimarcato più volti i valori della trasparenza e della meritocrazia. Come mai non è intervenuto quando, con questa nuova commissione, si stavano ponendo nuovamente le basi per un’altra selezione che lasciava spazio a sospetti per possibili interessi privati?».

Per ora a togliere tutti da un possibile imbarazzo ci ha pensato il presidente stesso della commissione. Dopo che sabato scorso si era svolta la prima fase della selezione per titoli, al momento dell’orale si è fatto da parte per motivi personali. Ragioni che magari niente hanno a che fare con l’eventuale trasparenza del bando, ma di fatto ora la selezione è in stand-by.

Il Tar, lo ricordiamo, aveva stabilito di invalidare l’esito della selezione rilevando che la vincitrice del concorso era una stabile frequentatrice del laboratorio di patologia molecolare diretto dal medesimo giudice. Anche per quanto riguarda la valutazione dei curriculum il Tribunale ha destato delle perplessità. La dottoressa che ha vinto il ricorso vantava molteplici esperienze all'estero, in Usa e Uk, in strutture Oncologiche di fama internazionale, distribuite nel quinquennio 2011-2015. Nonostante questi trascorsi alla ricorrente sono stati assegnati soli 2 punti per la voce titoli. Al contrario i primi classificati hanno ottenuto 4 punti per un tirocinio di 5 mesi presso il Laboratorio di Sezione Patologia Sperimentale e Oncologia del Dipartimento di Medicina di Sassari. In pratica il doppio dei punti per un tirocinio locale di "presa visione" di 5 mesi. Altro elemento che non ha convinto il Tar riguarda la valutazione della conoscenza della lingua inglese: alla ricorrente, che ha vissuto per cinque anni all'estero e padroneggiava perfettamente l'inglese, è stata attribuita una conoscenza "buona". Al contrario le vincitrici hanno ottenuto "il distinto", nonostante le loro esperienze si fermassero a Sassari. (lu.so.)

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