La Nuova Sardegna

Sassari

Condomini morosi, 57 famiglie senz’acqua

Condomini morosi, 57 famiglie senz’acqua

Abbanoa ha lasciato a secco per qualche ora gli utenti di via Pozzomaggiore: devono 160mila euro

04 agosto 2016
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SASSARI. Il primo avvertimento è stato dato questa mattina alle 8: rubinetti senz’acqua per 57 famiglie che abitano negli alloggi popolari di via Pozzomaggiore, nel quartiere del Monte alto. Abbanoa dal 2014 vanta un credito di 160mila euro di bollette non pagate, e vuole essere sicura che da parte degli inquilini ci sia la reale volontà di avviare un piano di rientro. Perciò ha fissato il termine della prossima settimana una prima trance di 40mila euro. Se non verranno rispettati la data e la cifra, partirà il secondo slaccio. Ma gli abitanti delle palazzine sono già rassegnati: «Impossibile per noi, anche con tutta la nostra buona volontà, raccogliere una somma così alta in così poco tempo. Siamo 57 famiglie per tre condomìni, e ci si chiede di sborsare tutte d’un botto 750 euro a testa. Chi conosce la realtà di queste case popolari ha ben presente il disagio sociale. Qui ci sono solo disoccupati e famiglie che non se la passano certamente bene. Ci sono anziani e disabili e ci vuole coraggio a minacciarci di lasciarci a secco. Ora stiamo facendo una colletta, chiedendo almeno 50 euro a testa, ma pretendere subito cifre importanti è improponibile. Oltretutto è proprio difficile metterci d’accordo. C’è un unico contatore e un bollettone unico. I 160mila euro sono maturati in tanti anni, e nel frattempo diversi inquilini morosi si sono volatilizzati, e noi abbiamo ereditato il debito. C’è chi si rifiuta di accollarsi consumi che in realtà non ha mai fatto ».

Intanto, in tarda mattinata, l’assessore e il sindaco si sono mossi per far ripristinare ad Abbanoa l’erogazione dell’acqua. «Era una situazione incompatibile con le esigenze di carattere igienico e sanitario di un'area in cui vivono oltre 200 persone – spiegano il sindaco Nicola Sanna e l’assessore alle politiche della casa Ottaviano Sanna – abbiamo contattato l'amministratore delegato di Abbanoa Alessandro Ramazzotti e fatto presente che tale provvedimento non era sostenibile e che il Comune si sarebbe mosso con una ordinanza contingibile e urgente, idonea a prevenire problemi di carattere sanitario». A mezzogiorno Abbanoa ha riallacciato le utenze alla rete, ma con il vincolo di un nuovo slaccio, qualora le famiglie non provvedano a versare almeno il 40 per cento del dovuto.

Intanto i tecnici del Comune hanno avviato gli accertamenti utili a consentire l'allaccio diretto alla rete idrica degli utenti. Attualmente, infatti, gli edifici interessati sono serviti da un unico contatore master che non consente una facile individuazione delle utenze morose. «In via Pozzomaggiore c'è una situazione di morosità che risale al 2009 – spiega Ottavio Sanna – e l'assessorato alle Politiche abitative sta svolgendo un ruolo di mediatore tra Abbanoa e gli affittuari degli alloggi Erp. «Siamo difronte a una situazione delicata – prosegue l'assessore – che deve prevedere un piano di rientro. L'amministrazione ha concordato con Abbanoa per lunedì il termine ultimo per una trance del pagamento.

È chiaro che, in queste situazioni, bisogna avere tutti senso di responsabilità, a partire da chi deve mettersi in regola. Nel condominio di via Pozzomaggiore, da una verifica dei nostri uffici, risulterebbero 180 mila euro di affitti arretrati. Allora, l'amministrazione è impegnata a trovare le soluzioni possibili, e stiamo lavorando per un obiettivo comune, ma è anche urgente il rispetto delle regole». (lu.so.)

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