La Nuova Sardegna

Sassari

Giro di prostituzione nei centri estetici

di Gianni Bazzoni
Giro di prostituzione nei centri estetici

Blitz dei carabinieri a Predda Niedda e in via Principessa Maria, denunciate tre cinesi. Sigilli alle attività commerciali

04 agosto 2016
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SASSARI. Favori sessuali con l’ormai sperimentato ritocco alle tariffe ufficiali dei centri estetici e massaggi orientali. E una clientela sempre più vasta che - in poco tempo - era cresciuta non solo per l’insistente pubblicità su alcuni siti internet e sui giornali ma anche e soprattutto per il passa parola dei frequentatori. I carabinieri della compagnia di Sassari - a conclusione di una attività di indagine andata avanti per alcune settimane - hanno denunciato in stato di libertà tre donne (tutte di nazionalità cinese) e sequestrato due attività commerciali ubicate a Predda Niedda (strada 22) e in via Principessa Maria 7. L’accusa per tutte è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Secondo quanto rilevato dai carabinieri, guidati dal capitano Fabio Melci, dietro la copertura delle attività professionali di centri estetici e di massaggi, Zhu Xiumei, di 50 anni, Zhang Zhumei, 38, e Lin Meizhen, 42, in realtà gestivano un vero e proprio giro di prostituzione.

Le tre donne avrebbero impiegato loro connazionali in qualità di massaggiatrici che - oltre ai massaggi effettuati senza alcuna abilitazione professionale - offrivano ed effettuavano ai clienti prestazioni sessuali in cambio di somme di denaro (aggiuntive rispetto a quanto previsto dalle tariffe dei centri estetici).

Numerosi i riscontri effettuati dagli investigatori. In alcuni casi è stato accertato che la prestazione offerta era (almeno in parte) una libera scelta della massaggiatrice che poi dovevano comunque versare parte del guadagno alla titolare. In altre situazioni, invece, c’era anche una palese forma di ricatto, nel senso che le ragazze erano di fatto costrette ad effettuare il “massaggio completo” al cliente di turno dietro la promessa di un posto di lavoro nello stesso centro estetico.

Oltre alla denuncia per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e l’esercizio abusivo della professione (nei confronti delle tre donne cinesi), sono scattati anche i sigilli per il “Parrucchiere - Centro estetico” a Predda Niedda, strada 22, e per il “Centro massaggi orientale” di via Principessa Maria 7.

Nel corso delle verifiche, i carabinieri hanno potuto accertare che le titolari delle due attività commerciali non erano in possesso delle autorizzazioni amministrative e il personale dipendente (in larga parte ragazze cinesi) non aveva alcuna qualifica professionale.

Appostandosi in prossimità delle due attività, i militari avevano rilevato un consistente via vai di clienti, tutti uomini e nessuna donna, e nello sviluppo dell’attività investigativa sono arrivate le conferme ai sospetti che i due centri estetici fossero in realtà solo una copertura perché l’attività primaria era quella della prostituzione. Sono in corso ulteriori indagini, anche per capire in che modo venivano reclutate le ragazze poi impiegate nei centri estetici e per stabilire un eventuale livello superiore formato da una organizzazione che potrebbe provvedere a “smistare” le connazionali.

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