La Nuova Sardegna

Sassari

I PROTAGONISTI

«È un’emozione che ci fa quasi sentire liberi»

«È un’emozione che ci fa quasi sentire liberi»

Dopo l’esibizione nell’auditorium dell’istituto penitenziario l’inchino davanti alla Madonna

12 agosto 2016
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SASSARI. Anche loro hanno sciolto il voto alla Madonna e anche loro - come accade ogni 14 agosto nella chiesa di Santa Maria - si sono commossi e abbracciati. È terminata con l’inchino del candeliere di San Sebastiano alla statua dell’Assunta e con un abbraccio spontaneo tra i portatori, la giornata di festa per i detenuti del carcere di Bancali.

È stato Gianfranco La Robina che da volontario, in questi mesi di preparazione, ha seguito i detenuti insegnando loro i “segreti” dei portatori a stringere commosso uno ad uno i ragazzi che per un giorno hanno trasformato l’auditorium dell’istituto di pena sassarese in un angolo del centro storico. «Per me è il terzo anno che porto il candeliere qui a Bancali - spiega Fabio Sechi - è sempre un momento bellissimo, ogni anno è un’emozione sempre più grande che ci fa quasi sentire liberi e dimenticare la sofferenza di questo posto. È bellissimo che i ragazzi dell’Intergremio - conclude - vengano qui in carcere in un’occasione come i Candelieri, una festa che noi sassaresi sentiamo più del Natale».

Il Candeliere di San Sebastiano domani sarà in piazza del Comune, dove potrà ballare in occasione della consegna dei premi dei Candelieri d’oro, d’argento, di bronzo e d’oro speciale. «Preparare questa giornata è stata una bellissima esperienza - spiega Francesco Farre - è stato un modo per sentirci uniti e partecipare anche se a distanza alla festa della città». (l.f.)

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